Le disabilità invisibili, anche nella mobilità. Da una lettera aperta a un positivo riscontro

Aborto farmacologico in regime ambulatoriale

Nelle scorse settimane sono giunte all’attenzione di Pamela De Rosa, attivista dell’Associazione Luca Coscioni, nonché Consigliera nazionale dell’APMARR (Associazione Persone con Malattie Reumatiche e Rare), da parte di pazienti con disabilità che si sono recati all’Ospedale San Raffaele di Milano, numerose segnalazioni in merito alla gestione dei biglietti con priorità per l’accesso al CUP.

Questi tagliandi sono distribuiti soltanto a persone in sedia a rotelle, donne in gravidanza e bambini fino a 14 anni. È stata l’occasione per manifestare all’Ospedale in questione e anche al difensore civico regionale quanto sia discriminante pensare alla disabilità e in particolare alla mobilità ridotta solo come dato immediatamente percepibile.

Per fare conoscere l’iniziativa pubblichiamo la lettera aperta di Pamela De Rosa e il riscontro già ricevuto dal Difensore regionale della Lombardia.

[Aggiornamento] L’Ospedale San Raffaele di Milano con tempestività ha dato seguito a questa segnalazione in modo positivo e per questo siamo felici di poterne dare notizia pubblicando la comunicazione dell’Urp.