Mozione Particolare su internazionalizzazione ricorsi affermazione diritto alla ricerca scientifica e accesso alle cure

Considerato che:

il Parlamento ha ratificato il protocollo opzionale del 2008 al Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali riconoscendo nel comitato Onu sui diritti economici, sociali e culturali una “giurisdizione” sovranazionale che può essere attivata qualora i rimedi nazionali – relativi ai diritti in oggetto al Patto stesso – siano stati attivati senza soddisfare le comunicazioni del cittadino, ovvero nel caso in cui lo Stato membro dell’Onu non abbia risposto alle sollecitazioni ricevute con tempi irragionevoli – 365 giorni;

Ricordando come:

tra i documenti fondativi del Congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica fin da subito l’Associazione Coscioni ha incluso una petizione internazionale che faceva esplicita menzione all’articolo 12 del Patto che obbliga gli Stati parte a “riconoscere il diritto di ogni individuo a godere delle migliori condizioni di salute fisica e mentale che sia in grado di conseguire” nonché all’articolo 15 che, tra le altre cose, obbliga gli Stati parte a riconoscere il diritto di ogni individuo a “godere dei benefici del progresso scientifico e delle sue applicazioni; […] a far godere della tutela degli interessi morali e materiali scaturenti da qualunque produzione scientifica, letteraria o artistica di cui egli sia l’autore […] a rispettare la libertà indispensabile per la ricerca scientifica e l’attività creativa” e a riconoscere i “benefici che risulteranno dall’incoraggiamento e dallo sviluppo dei contatti e dalla collaborazione internazionale nei campi scientifico e culturale”.

Ricordando inoltre che:

A giugno del 2016 si terrà una sessione speciale dell’Assemblea generale dell’Onu interamente dedicata alle sostanze stupefacenti;

impegni gli organi dirigenti:

ad avviare, assieme al Partito Radicale, il lavoro preparatorio necessario all’individuazione dei temi e dei soggetti che potrebbero concorrere al ricorso a giurisdizioni nazionali in materia di diritto alla ricerca scientifica e a diritto alla salute, al fine esperire tutti i rimedi nazionali per arrivare al Comitato Onu sui diritti economici sociali e culturali;

e, sempre assieme al Partito Radicale, a partecipare alle sessioni preparatorie della sessione speciale delle Nazioni unite sulle sostanze stupefacenti anche al fine di sollevare i problemi relativi alla libertà di ricerca scientifica e al diritto alla salute fortemente limitati dalle norme contenute nelle tre convenzioni Onu in materia di sostanze psicoattive.