Il ghiaccio nell’anima

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Questa bellissima lettera che ci è arrivata racconta il travaglio dolorosissimo di un’interruzione di gravidanza, che è sempre lo stesso per ogni donna, per ogni coppia, e che nessuno dovrebbe giudicare o, addirittura, negare. L’interruzione di gravidanza è un diritto che le donne si sono conquistate nel lontano 1978, e nel 2016 non possiamo permetterci di tornare indietro al medioevo dei diritti civili.

10 anni fa, il 5 maggio del 2006, dopo aver preso la dolorosissima e soffertissima decisione di interrompere la gravidanza perdemmo nostro figlio. Era di 6 mesi e, poverino, era gravemente malato. 

Io e mia moglie le provammo tutte per cercare di portare avanti la speranza, ma i medici ci dissero che non c’era niente da fare. Sarebbe stato veramente troppo pericoloso, sia per mia moglie che per il bimbo. 

Così grazie al primario di ginecologia e ostetricia decidemmo di interrompere la gravidanza. Egli ci consigliò come avremmo dovuto fare e ci aiutò parecchio, sia a livello psicologico che legislativo.

Scusate se vi scrivo questo mio “sfogo” personale, ma leggendo e visionando il video sulla vostra pagina facebook mi sono tornati in mente questi dolorosi ricordi. E mi si ghiacciano il sangue e l’anima nell’apprendere che molte coppie si vedono negare questo doloroso percorso a causa di medici retrogradi, insensibili e ignoranti. 

Grazie per quanto state facendo. Avanti così!