L’obiettivo generale del progetto Just parent è quello di superare le disparità nazionali in tema di genitorialità, preparando le basi per una futura armonizzazione della materia con l’ambizioso intento di creare un modello europeo per il riconoscimento e la circolazione dello stato civile dei minori.
I codici e gli statuti forniscono il quadro giuridico per la genitorialità biologica e legale per ciascuno Stato membro nell’Unione Europea. Tuttavia, il concetto di famiglia, a causa degli sviluppi scientifici, tecnologici e sociali, sta cambiando. Sempre più persone hanno la necessità di stabilire relazioni di parentela attraverso il consenso informato, contratti o accordi.
Le nuove forme di genitorialità sociale sono state identificate dalla giurisprudenza e dalla recente dottrina come genitorialità intenzionale e genitorialità de facto. Questi nuovi concetti nascono dall’importanza riconosciuta alla relazione affettiva instaurata tra il bambino e la persona che ha assunto la responsabilità di un progetto genitoriale, ma con cui non condivide un legame genetico né un legame biologico.
Più precisamente, la genitorialità sociale è stata tracciata in una serie di scenari:
- l’adozione del minore da parte di coppie dello stesso sesso;
- l’adozione del minore da parte del convivente, persona dello stesso sesso, del genitore legale e genetico;
- la procreazione con tecnologie di riproduzione medicalmente assistita;
- la procreazione con maternità surrogata;
- la procreazione con trattamento post mortem.
In questi scenari, costituiscono la base del rapporto genitore-figlio il rapporto di fatto, il consenso informato oppure l’accordo tra le parti.
A causa degli sviluppi sociali e scientifici sopra delineati, gli Stati membri hanno previsto e continuano a prevedere un quadro giuridico ad hoc. Tuttavia, ove previsti, i quadri normativi non sono allineati, per vari motivi:
- alcuni Stati membri vietano gli accordi di maternità surrogata commerciale o altruistica, introducendo così ostacoli all’ordine pubblico che impediscono il riconoscimento e l’esecuzione dei certificati di nascita;
- alcuni Stati membri vietano l’adozione tra persone dello stesso sesso, introducendo così ostacoli all’ordine pubblico che impediscono l’esecuzione della sentenza di adozione emessa in un altro Stato membro;
- laddove sia prevista la tutela giuridica della nuova formazione sociale, la regolamentazione non è uniforme tra gli Stati membri in termini di tempistica e materia;
- laddove sia prevista la tutela giuridica della nuova formazione sociale, l’intero sistema giuridico non è aggiornato in modo tale da considerare gli sviluppi giuridici, scientifici e sociali;
- laddove sia prevista la tutela giuridica delle nuove formazioni sociali e il sistema sia aggiornato, le norme interne chegli ufficiali di stato civile devono applicare non sempre osservano queste disposizioni al fine di rispettare il significato dell’articolo 81 TFUE, dell’articolo 8 CEDU, degli articoli 2, 3, 7, 8, 9 e 18 Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e Convenzione dell’Aja.
Sulla base di queste evidenze, la mancanza di armonia costituisce un ostacolo ad un effettivo ed adeguato riconoscimento reciproco dello stato civile e delle questioni familiari.
Tale mancanza di riconoscimento reciproco porta alla dissociazione tra status, filiazione e procreazione e genera ostacoli di ordine pubblico che precludono, ai sensi del Reg. Bruxelles n. 1215/2012, il riconoscimento degli ordini parentali stranieri tra Stati membri e Paesi intra ed extra UE.
Per questo motivo, al fine di garantire la tutela dello status acquisito all’estero e del superiore interesse del minore, si rende necessario armonizzare la normativa interna in materia di fecondazione assistita, maternità surrogata, filiazione, adozione e unioni civili, in modo tale da vietare comportamenti ritenuti riprovevoli ma comunque consentendo il riconoscimento del rapporto genitori-figli nelle famiglie sociali, nonostante la violazione delle norme interne da parte di medici e genitori, sempre nel rispetto della discrezionalità del legislatore dello Stato membro.
Inoltre, la mancanza di armonizzazione e gli ostacoli all’ordine pubblico rischiano anche di produrre forme di discriminazione intersezionale nei confronti delle coppie dello stesso sesso e dei loro figli.
Oggetto della ricerca, in una prima fase di data collection, sono tutte le declinazioni della genitorialità intenzionale, in particolare in quelle di gravidanza per altri, adozione da parte di coppia dello stesso sesso, fecondazione assistita e c.d. Ropa, stepchild adoption, entro una prospettiva civile, costituzionale e comparata.
Saranno individuati i casi in cui difetta la cooperazione giudiziaria al fine del riconoscimento dello status dei minori privi di un legame genetico e biologico con i genitori, nonché gli ostacoli di ordine pubblico.
In una seconda fase, di data elaboration, il team provvederà ad enumerare i principi comuni a tutela della circolazione dei minori e dei genitori sociali e a presidio dello status, nonché ad elaborare proposte di armonizzazione verticale.
Contestualmente e successivamente, sarà svolta la data dissemination con convegni, seminari, mock trial programs, corsi monografici, podcast, newsletter, campagna social e così via.
Proprio in quest’ultima fase, l’Associazione Luca Coscioni interviene con l’obiettivo di portare il confronto, la sensibilizzazione e i dati raccolti oltre i canali accademici e professionali, alle categorie degli stakeholders e, dunque, alle famiglie sociali.