A volte ritornano…i neurologi (grazie alla politica)!

Paolo Di Modica

Dopo la decisione di non rivolgermi più all’ospedale Fatebenefratelli di Roma per la sensazione di abbandono in cui mi trovavo, abbiamo contattato altre due strutture ospedaliere. Una di queste è l’IRCCS Neuromed di Pozzilli in provincia di Isernia, uno degli istituti che ha contribuito allo studio sull’applicazione del Carbolithium nella cura della sla.

Lo scorso mese di ottobre, previo appuntamento, al Neuromed vengo visitato da una giovane neurologa, attenta e cordiale, piacevole nei modi e nell’aspetto. Oltre che a volermi seguire nella sperimentazione del protocollo dei sali di litio, il medico sembra interessata anche al mio problema del mercurio. Finalmente! Terminata la visita, ci dice che mi avrebbe contattato a breve per esami e aggiornamenti. Passa del tempo e non riceviamo nessuna notizia, dopo vari tentativi (telefono ed email), riusciamo a parlarle, ma ci liquida dicendoci che al momento non ha nessuna novità (… e gli esami da fare?) e ci avrebbe contattato a breve (un ritornello già sentito …). Dopo otto mesi di vana attesa e quando ormai ero rassegnato all’idea che mai più la gentile e carina dottoressa si sarebbe ricordata di me, inaspettatamente in questi giorni ricevo sue notizie. Tra la posta c’è una voluminosa lettera a me indirizzata ma senza intestazione … Apro la lettera, il cuore batte a mille perché dalla carta intestata leggo che trattasi dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli e più precisamente della neurologa di cui sopra … vuoi vedere che hanno trovato la cura per la SLA? Che emozione, e pensare che sono andato finanche a Bangkok mentre la soluzione l’hanno trovata a Venafro in Molise!?Apro …

“Carissimo,nella mia lunga attività professionale non mi sono mai interessata direttamente di propaganda elettorale. Sento però il dovere, questa volta, di segnalarti un mio carissimo amico, l’On. … (omissis)… che, già deputato al Parlamento Europeo, si ricandida alla prossima tornata elettorale del 6-7 giugno.…”
!!!!!
“Ciccio (nome inventato … da me, perché è un po’ cicciottello!) non solo è un eccellente politico, come potrai apprezzare dalla brochure illustrativa che ti allego o direttamente dal sito web www.ciccio(nome inventato!).it, ma per me è un amico fraterno …”
!!!!! … e andando alla conclusione della lettera …
“… spero che anche tu possa dare il tuo contributo. Ringraziandoti anticipatamente Con sincera stima,(omissis) …”

Cazzo!!!
E la Sla? Il mercurio? I Sali del Mar Mor… di Litio? La cura definitiva della malattia? Questa (la neurologa dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli) sparisce e poi per incanto riappare improvvisamente dal nulla per chiedermi di dare un contributo ad eleggere Ciccio, eccellente politico (lo si dovrebbe dedurre dalla brochure illustrativa e dal sito web!?) che per lei è un amico fraterno!!!
Ma chi se ne frega!!!
Ciccio è candidato con il Popolo della Libertà… e come glielo spiego a Paolo Flores D’Arcais? In realtà non ho nulla da spiegare al caro direttore ed illustre filosofo dato che è fuori discussione che il mio voto possa andare al Pdl, non fosse altro che il mio concetto di libertà è molto diverso dal loro.
Mia cara dottoressa, qui di seguito cercherò di renderle, con qualche esempio, la mia “idea di libertà”.
Una sera della scorsa settimana, facendo zapping sulla noiosa tv, mi sono imbattuto in un dibattito, in onda su LA7, sulla laicità dello stato, con ospite, tra Marco Pannella ed altri, l’On. Alfredo Mantovano, sottosegretario al Ministero degli Interni. Ascoltavo l’On. Mantovano difendere il disegno di legge già approvato in Senato; non condivido affatto ma rispetto l’Onorevole di cui comprendo l’opinione per la lunga militanza in Alleanza Cattolica. Mi ha però irritato, ed anche molto, quando, per giustificare la proposta di legge dal suo punto di vista, ha citato Mario Melazzini, malato di sla e suo carissimo amico, che vive la sua vita serenamente alimentato nei modi previsti dal protocollo. Probabilmente conoscere un malato di sla, esserne amico o semplicemente citarlo oggi potrà essere trandy, ma non è che tutti i malati di sla debbano essere allineati sulle scelte di un Melazzini o di un Paolo Di Modica qualsiasi? Vorremmo soltanto, noi malati, avere reale libertà di scelta su queste tematiche! E la futura legge in discussione ci negherà questo elementare diritto, sancito dall’art. 3 della Costituzione Italiana. Piuttosto, gentile On. Mantovano, se proprio ci tiene, da uomo di governo faccia qualcosa di concreto per i malati di sla! La scorsa settimana, Maria Graziella V., sessantenne malata di Sla, è stata per 4 giorni su una barella, “parcheggiata” nel pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, senza nutrizione artificiale, senza bere, senza che le somministrassero nemmeno la normale terapia ed è stata un giorno intero senza essere pulita. Per di più ai parenti non sempre è stato consentito di entrare, mentre la sig.ra Maria Graziella, completamente immobile e non potendo ormai più parlare, era quindi impossibilitata nel chiedere aiuto se qualcosa non andava. Un caso analogo in questi giorni all’Ospedale “S. Pertini” di Roma. Dov’era lo Stato in queste due situazioni? O forse vi devo pensare troppo impegnati nel dibattere l’assurda proposta di legge sul fine-vita? E tutte le Associazioni cattoliche affaccendate in plateali veglie di preghiera per Eluana perché non erano a Tivoli? Che stupido che sono, anche se la carta stampata ne ha dato notizia, mancavano le tv!

Gentile dottoressa, tornando al concetto di libertà, io sono per la libertà di critica, di opinione e di informazione (in Italia sempre più rara); sono per la libertà di vivere la propria diversità sessuale, considerando che alla base c’è un reale sentimento d’amore e non una malattia da curare; sono per la libertà degli studenti della scuola italiana, ormai multiculturale, di scegliere tra l’insegnamento della Religione cattolica, della Storia delle religioni o dei Diritti umani. Invece un insegnante di Forlì viene sospeso per due mesi per avere distribuito tra i suoi studenti un questionario sull’ora di religione. È proprio vero, chi tocca i fili muore! E potrei continuare con altri innumerevoli esempi… Diversamente non sono per la libertà di sfuggire alla giustizia con leggi ad personam, la presunzione d’innocenza spetta agli organi preposti accertarla e non ai salotti televisivi: e non dimentichiamo che l’uguaglianza di ogni cittadino di fronte alla legge è l’aspetto fondante in una democrazia reale e compiuta.Come ribadisce nella sua lettera, so benissimo che lei ha scelto di svolgere il ruolo di neurologa all’IRCCS Neuromed di Pozzilli, quindi nella sua lunga attività professionale avrà sicuramente incontrato molti pazienti di sla, una malattia neurodegenerativa che compromette l’azione volontaria dei muscoli. Saprà benissimo, però, che la mente e le capacità intellettive rimangono inalterate. Essendo quindi nel pieno delle mie facoltà mentali, avevo già da tempo ben presente la mia scelta di voto riguardo i candidati al Parlamento Europeo. Il dubbio, anche campanilistico, era se votare Di Pietro (molisano)/De Magistris/Alfano(Sonia, non confondiamo!!) oppure Pannella (abruzzese)/Bonino/Welby, dato che Claudio Fava (siciliano, mio papà era originario di Siracusa) non era candidato nel mio collegio ed il Partito Democratico non è il Democrat Party già votato a novembre per eleggere Barak Obama (ho la doppia cittadinanza), mentre ho difficoltà con quello nostrano a causa di idiosincrasia con le varie Binetti e Bianchi. Ma un malore mi ha impedito di andare in Abruzzo e fare la mia scelta. Di certo però il suo “suggerimento elettorale” è davvero fuori luogo ed inopportuno! Mi permetto, invece, di suggerirle di occuparsi più della salute dei malati che delle loro intenzioni di voto; consiglio poi vivamente all’IRCCS Neuromed di Pozzilli di non fornire i miei dati così “allegramente” a qualsiasi molisano in politica, neanche fosse il buon Tonino Di Pietro che preferisco di gran lunga all’On. Ciccio (nome inventato… da me, perché è un po’ cicciottello!).
Con impertinente disistima
Paolo