VATICANO: «PRIMA CATTOLICI, POI PARLAMENTARI» (La Stampa)

<i>In arrivo una «guida» del Vaticano per gli uomini politici</i>

<b>10 Gennaio 2003</b> – CITTA´ DEL VATICANO – Quindici pagine di «vademecum» per i cattolici in politica. Le ha preparate la Congregazione per la Dottrina della Fede, e saranno rese note la settimana prossima. Sarà una sorta di guida per dare indicazioni precise ai politici credenti sul problema delle leggi «moralmente ingiuste e imperfette»; vale a dire di quei provvedimenti che riguardano il diritto alla vita e la tutela della famiglia basata sul matrimonio. Il documento entrerà anche, ma in maniera non esaustiva, nel terreno complesso della bioetica, e toccherà argomenti – come la clonazione – sui quali esiste una condanna ampia, anche al di fuori del mondo cattolico. A quanto risulta il documento, frutto del dicastero del cardinale Joseph Ratzinger, fornirà ai politici indicazioni che possono spaziare dalla cosiddetta resistenza «profetica» verso leggi contrarie ai diritti umani (aborto, clonazione, eutanasia), fino ad un atteggiamento di tolleranza, o di eventuale collaborazione per normative che, pur non essendo perfette, rappresentano una sorta di «male minore». E nello steso senso si parlerà anche di leggi tese a ridurre l´impatto negativo di provvedimenti già in vigore.

Un´attenzione particolare verrà data alla famiglia, e alla difesa del matrimonio insidiato dall´istituzione delle «coppie di fatto». Ma un principio sarà ribadito con molta forza: per un parlamentare cattolico l'appartenenza ecclesiale arriva prima dell'appartenenza al proprio partito. Così al momento di votare una legge contraria alla morale della Chiesa, deputati e senatori cattolici di diversi schieramenti devono sentire l´obbligo di assumere posizioni concordi, trasversalmente, e se necessario anche disobbedendo agli «ordini di scuderia» dei propri partiti. Il punto di riferimento saranno due encicliche di Giovanni paolo II, la «Evangelium Vitae» e la «Veritatis Splendor», e i numerosi pronunciamenti del Papa su etica e politica, basati sulla premessa: «in nessun ambito di vita la legge civile può sostituirsi alla coscienza».