Vannoni chiede «ospitalità» al Vaticano

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Il Tempo
An. Ac.

Secondo il ministero della Salute il metodo Stamína non ha alcun valore scientifico. Ma il dibattito e le polemiche non si fermano, anche perché legate a questo metodo ci sono le speranze di malati, bambini e adulti, che affrontano con le loro famiglie un dramma quotidiano. Come quello di Noemi, la bambina che peggiora di giorno in giorno, «mentre altri piccoli malati come Celeste o Gioele stanno migliorando grazie alle infusioni di cellule staminali. A noi, il tribunale di Chieti ha negato le cure». Almeno, alla famiglia di Noemi non manca l` appoggio di Papa Francesco, «che nelle settimane scorse mi ha telefonato personalmente e che continua a interessarsi costantemente al nostro e agli altri casi». Lo racconta Andrea Sciarretta, papà di una bimba di 16 mesi affetta da Sma, che vorrebbe venisse curata con il metodo Stamina. 

Andrea Sciarretta si unisce all`appello lanciato dal professor Davide Vannoni, presidente di Stamina Foundation, «affinchè il Vaticano metta a disposizione una sua clinica interna» per organizzare un laboratorio in grado di offrire le infusioni di staminali alle persone alle quali vengono negate in Italia. «Dopo che il Papa ha letto la mia lettera di 7 pagine spiega Sciarretta – mi ha telefonato di persona sul cellulare e abbiamo parlato. E ora i suoi collaboratori continuano a chiamarci, non ci lasciano soli e sí informano su mia figlia e su altri pazienti nelle sue stesse condizioni». Ieri sulla pagina Facebook di Vannoni è stata pubblicata una lunga lettera aperta indirizzata al Pontefice: «So che non è in potere del Vaticano cambiare le leggi di uno Stato straniero, ma dentro le mura della città Vaticana c`è una clinica e la possibilità in poco tempo di mettere in funzione un laboratorio adeguato per i trapianti atto a salvare la vita a molti di questi bambini e questi adulti ín gravi condizioni. 

Stamina sarebbe disponibile a operarvi gratuitamente come ha sempre fatto, nel nome di tutti quei malati e di quelle famiglie che si affidano con grande attesa a un suo intervento concreto e nel rispetto di coloro che non ce l`hanno fatta, attendendo una risposta da chi, invece, ha scelto di ignorarli. Caro Papa Francesco – continua Vannoni – alcune famiglie in attesa di poter ottenere le cure compassionevoli con il metodo Stamina hanno ricevuto una sua telefonata. Questa sua chiamata, oltre a sottolineare una grande attenzione per chi soffre, ha acceso le speranze in chi è stato abbandonato dalla medicina ufficiale. Lei ha detto “non fatevi rubare la speranza” e proprio questo sta avvenendo, sotto i suoi occhi, per queste famiglie già provate da grandi difficoltà, ma cariche di amore per i loro cari e di dignità. 

Oggi piccoli e grandi in cura agli Spedali Civili di Brescia stanno ottenendo miglioramenti in malattie che di speranza ne lasciano proprio poca. Dopo le sue telefonate a queste famiglie, si è immediatamente accesa la controreazione di chi, invece, vuole rubare la speranza a queste persone. Papa Francesco – si appella il 
presidente di Stamina – la sua scelta di sentire le famiglie è la via maestra per comprendere che cosa stia avvenendo e ridare loro quella speranza che un oscurantismo laico sta cercando di negare. La politica ha tradito queste famiglie vendendosi al miglior offerente. 
Apra la porta a questi malati e conceda loro una possibilità tra le braccia dell`amore e di quella scienza medica che deve ritrovare il suo lato umano nel rispetto per le persone malate e le loro famiglie» 
conclude Vannoni.