Usa, il biotestamento su Internet

Francesca Guinand

testamento su internetUn servizio di Google Health permette di mettere online le volontà di fine vita, da condividere con medici e familiari
Il sito Caring Connections Negli Usa da qualche giorno, grazie ad un nuovo servizio di Google Health, il portale sulla salute di Google, è possibile mettere in rete quello che in Italia chiamiamo testamento biologico. La filosofia di Google Health è semplice: meno carta e più immediatezza per la consultazione di referti e cartelle cliniche, analisi e ricette, prescrizioni e diagnosi.

Sul sito è possibile creare un profilo dove caricare, dopo averli scannerizzati, documenti medici. Oltre ad avere tutti i referti sanitari in ordine e immediatamente disponibili e consultabili (sopratutto in caso di emergenza), si possono condividere con altre persone, come familiari o medici. Solo l’utente può modificare e caricare dati. Chi si occupa della nostra salute, e i nostri parenti, potrà accedere e consultare la cartella clinica online, ma non modificarla. Si crea così una sorta di "social network della salute" dell’utente: sarà lui a decidere quali referti mettere online e scegliere gli "amici" che potranno visualizzare il suo profilo sanitario. Il documento più importante, come spiega il blog ufficiale di Google, che si può archiviare online e condividere, è l’advance directive, una sorta di testamento biologico, che consente di pianificare e comunicare le volontà di fine vita nel caso si dovesse essere incapaci di comunicare.

Si tratta di un documento ufficiale – e con valore legale negli Usa – che limita la discrezionalità del medico. Google per questo servizio si appoggia al sito Caring Connections. Bastano pochi clic per mettere online le proprie volontà sul trattamento di fine-vita. Si va sul sito, si scarica gratuitamente il modulo, lo si stampa, si compila, si scannerizza e si carica online sul proprio profilo di Google Health. In questo modo, il documento si può condividere con le "persone che ami", ma anche con medici e operatori sanitari, nel caso in cui ci si trovasse in situazione di non poter comunicare e di non poter esprimere in modo cosciente le proprie volontà su come essere curati. In caso di incidenti gravi o di malattia terminale. I moduli sono fatti su misura per tutti gli Stati degli Usa: c’è il richiamo alla normativa vigente nel singolo Stato del trattamento di fine vita, i documenti necessari per compilarlo, i soggetti incaricati di tenere conto delle volontà che si sottoscrivono nell’advance directive.

Per esempio per esprimere la propria volontà sul trattamento di fine vita nello Stato di New York, bisogna compilare un modulo prestampato, scegliendo tra diverse opzioni disponibili: se si vogliono donare gli organi e quali, che destinazione si vuole dare: dopo l’espianto (trapianto, terapia, ricerca, insegnamento). Nel caso di donazione per trapianto si può addirittura scegliere a chi donare quale organo. Bastano poche crocette per indicare quali tipi di trattamento medico si intendono rifiutare: rianimazione cardiaca, respirazione meccanica, nutrizione e idratazione artificiale, antibiotici. Il documento individua anche una sorta di esecutore testamentario: l’health care agent (e un vicario) incaricato di far rispettare il testamento e di prendere decisioni al posto del malato. Il documento, che ha valore legale, deve essere firmato da due testimoni maggiorenni. Google Health spera che un giorno ci libereremo dalla carta ma fino a quel momento potremmo conservare e condividere elettronicamente, e in un posto sicuro (garantiscono) i nostri dati sensibili.