Una sola corrente, quella dei circoli

Qualche giorno fa Marco Gentili, Studente Coscioni di 20 anni, affetto da SLA, ha invitato Ignazio Marino a partecipare all’incontro conclusivo del Congresso online che l’Associazione Luca Coscioni terrà a Udine il 17 settembre. Marino risponde all’invito sul web con un intervento audiovideo.
“E’ stata una gioia ricevere l’invito di Marco Gentili a partecipare al congresso annuale dell’Associazione Luca Coscioni”. Tuttavia, Marino non potrà essere a Udine a causa dei suoi impegni nella corsa alla segreteria del Partito Democratico.
Il Congresso in Rete è, secondo il candidato outsider, un obiettivo anche per il Partito Democratico, che dovrebbe liberarsi “da questa devastante malattia che sono le correnti” e avere “una sola corrente, quella delle persone o, come la chiamo io, dei circoli”. Potrebbe suonare come il tentativo restauratore di un infausto “centralismo democratico”, ma si tratta della malevola interpretazione di chi scrive. Marino, invece, ha le idee chiare. “I circoli vanno consultati ogniqualvolta c’è un quesito importante”. Il metodo laico del confronto senza chiusure pregiudiziali e con l’apertura di chi è disposto “a farsi contaminare dal dubbio”. Alla fine, spiega il democratico, si prende una decisione e “ciascuno si deve sentire lealmente vincolato a sostenere la decisione della maggioranza”. E se l’io non la pensa come la maggioranza?
Marino conclude tendendo la mano ai radicali. In Senato siede vicino alla “pattuglia radicale”, come la chiama lui. “Nei prossimi mesi e anni la modernità, il progresso tecnologico e le scoperte scientifiche ci porranno delle sfide intellettuali e pratiche che dobbiamo affrontare insieme. Io mi sento al vostro fianco e spero di avervi al mio fianco”.