Un appello per la ricerca

sentenzaCon il concreto sostegno di oltre 40 colleghi e due articoli sulle prestigiose riviste specializzate Science e Nature, si amplia sempre più il fronte “scientifico” che supporta l’azione di ricorso delle tre ricercatrici italiane, Elena Cattaneo, Elisabetta Cerbai e Silvia Garagna, contro la decisione del governo di escludere i progetti di studio sulle cellule staminali embrionali dal bando che stanzia i fondi alla ricerca sulle cellule staminali.

Il 16 luglio scorso il Tar Lazio ha bocciato il ricorso e le tre scienziate – rispettivamente direttrice del centro di ricerca sulle Cellule staminali dell’università Statale di Milano, farmacologa dell’università di Firenze e biologa all’università di Pavia – hanno annunciato l’appello al Consiglio di Stato. La decisione di impugnare la sentenza, che secondo Cerbai «è in palese contrasto con gli statuti delle università cui apparteniamo e contraddice i regolamenti e le procedure che attribuiscono al ricercatore il ruolo di soggetto proponente e responsabile delle ricerche», è stata ribadita sull’ultimo numero di Nature. E risalto internazionale alla vicenda è stato dato pure da Science che definisce l’Italia un Paese in cui «la Chiesa cattolica ha una grande influenza sulla politica e dove gli scienziati che vogliono far ricerca sulle cellule staminali embrionali umane devono lottare». Sul “fronte” interno Gilberto Corbellini e Marco Cappato, rispettivamente copresidente e segretario dell’Associazione Luca Coscioni, hanno deciso di lasciare aperta la sottoscrizione a sostegno delle spese legali delle tre ricercatrici (info old.associazionelucacoscioni.it). Fino a ieri, fanno sapere dall’Associazione, sono stati raccolti oltre 3.000 euro. A oltre 400 anni da Giordano Bruno gli “eretici” (e le eretiche) continuano a dover perorare le loro cause in tribunale.