Torino attende un PEBA da 30 anni: il XIV Congresso ALC potrebbe essere l’occasione giusta

barriere architettoniche

Si parla spesso di garantire l’accesso ovunque ai disabili, ma in 30 anni molti comuni piemontesi non sono ancora riusciti ad adottare un Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Questa è anche una realtà che riguarda tristemente anche gran parte dei Comuni d’Italia: quelli che, negli anni, si sono allineati alla legge sono purtroppo pochissimi.

Il PEBA, secondo quanto previsto dalla legge 41 del 1986, doveva essere attivato dalle amministrazioni entro il 27 febbraio 1987.

Molte però non l’hanno mai fatto, tra cui la stessa Torino.Il 19 settembre“, spiega Igor Boni dell’associazione Radicale Adelaide Aglietta, “incontreremo Appendino per vedere a che punto è l’approvazione dell’atto“.

Sappiamo che è per lei un tema importante“, ha proseguito Boni, “dato che come consigliera di minoranza aveva interrogato molte volte Fassino“.

Per fare chiarezza sulla reale situazione il consigliere regionale del Pd Andrea Appiano ha presentato una mozione per scoprire lo stato di attuazione del “Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche”, che prevede anche le misure da adottare nei casi di inadempienza.

Proprio la questione delle barriere architettoniche sarà uno dei temi al centro del XIV congresso della nostra Associazione – in programma proprio a Torino dal 30 settembre al 1 ottobre prossimi -, una questione che da sempre ci sta a cuore e che abbiamo cercato di affrontare in molteplici modi, sia pungolando costantemente le amministrazioni comunali sia cercando di favorire la presa in carico e l’attivazione del cittadino stesso nella segnalazione delle barriere architettoniche sul territorio grazie ad una APP per smartphone gratuita.

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