Testamento biologico, polemica tra sindaco e associazione Coscioni

Il Gazzettino

Polemica a Marcon sull’istituzione del Registro per il Testamento Biologico. Durante l’ultimo consiglio comunale è stato votato un Odg (Pd, Idv, Psi, Rc) con il quale il sindaco Pier Antonio Tomasi e la sua Giunta sono stati incaricati di sollecitare il Presidente della Camera e gli onorevoli veneti affinché facciano approvare una legge «che permetta alle cittadine e ai cittadini italiani che lo richiedano, la deposizione di disposizioni anticipate di trattamento che, lontana da ogni idea di eutanasia e accanimento terapeutico, sia ispirata al principio di alleanza terapeutica medico-paziente». Una posizione, quella assunta dal consiglio comunale, che non ha, però, trovato d’accordo i responsabili della cellula veneziana dell’associazione «Luca Coscioni», che hanno definito tale scelta una «coscienza di Pinocchio». «L’Odg è stato portato in discussione esclusivamente per giustificare il respingimento della pratica da noi a suo tempo presentata per l’istituzione del Registro del testamento biologico» ha subito commentato Luisa Codato. Ricordiamo che l’anno scorso sono state raccolte a Marcon 320 firme ad una richiesta per l’istituzione del Registro che sono state protocollate e consegnate al sindaco. Agli inizi di quest’anno Tomasi, appellandosi alla Circolare ministeriale Sacconi/Maroni, ha però deciso di non procedere per l’istituzione del Registro, restituendo gli incartamenti ai promotori dell’iniziativa. «Oggi è evidente – ha scritto in una nota la presidente Codato – che il sindaco non aspettava che la Circolare ministeriale per respingerci la pratica, la cosa mi meraviglia assai – ha aggiunto – giacché il sindaco Tomasi è anche vicepresidente dell’Anci Veneto e noi tutti sappiamo che proprio l’Anci ha preso una netta posizione contro la circolare del ministro Sacconi. Ciò che, però, lascia l’amaro in bocca – ha concluso la presidente – è che assessori e consiglieri di maggioranza, che pur avevano aderito all’iniziativa con la propria firma, e forze politiche che sostengono questa maggioranza, abbiano approvato la decisione dell’annullamento della pratica».