Testamento biologico, nuovo rinvio

Paolo Navarro Dina

(p.n.d.) Che i problemi non manchino, è certo. L’argomento è delicato e con molte implicazioni etiche e religiose. Ma proprio quando tutto sembrava ormai in dirittura d’arrivo, il "meccanismo" ha avuto un leggero rallentamento. Già. La delibera sul testamento biologica, elaborata dal consigliere Pd, Patrizio Berengo, così come doveva essere approvata in uno degli ultimi consigli comunali, è tornata bella bella in commissione per le "perplessità" e le "ulteriori riflessioni" di alcuni consiglieri, in particolare Cesare Campa (Pdl) e Franco Conte (Pd). Insomma, per Berengo ci sarà ancora una sforzo per giungere alla sospirata approvazione. «Alcuni consiglieri – spiega – hanno chiesto il rinvio in commissione per ulteriori approfondimenti. Va benissimo. Sto puntando ad un testo che abbia la maggiore unanimità di consensi. Stiamo parlando di temi etici fondamentali ed è necessario ci sia la maggiore concordia». Si vedrà, ma le "resistenze" non mancano a destra e a manca sia pure con diverse sfumature ideologiche. Nel frattempo, all’indomani del rinvio della delibera sul testamento biologico in commissione, Franco Fois della sezione veneziana dell’associazione Luca Coscioni, e Alvise Ferialdi del Partito socialista in una nota hanno giudicato "incomprensibile e sconcertante" la decisione del consiglio comunale di rimandare in commissione la delibera per l’istituzione del registro comunale dei testamenti biologici. «Tanto più incomprensibile- dicono – è quanto accaduto se si considera che la delibera prevede un dispositivo con il quale si istituisce un semplicissimo registro in cui annotare il nominativo di chi, in modo del tutto volontario, ha redatto un testamento biologico. C’è da augurarsi che dietro la motivazione ufficiale del rinvio in commissione non si nasconda in realtà la volontà di qualche consigliere, in vista della campagna elettorale, di garantirsi la benevolenza di qualche potente referente politico anche a costo di sacrificare il dovere di operare nell’interesse e nel rispetto dei cittadini veneziani, e ancor più di sminuire il ruolo della politica». Al contempo, l’associazione Coscioni e il Psi non nascondono che, in caso non si giunga all’approvazione della delibera, il progetto di un Registro dei testamenti biologici entri a far parte del programma elettorale del candidato di centrosinistra Giorgio Orsoni.