Telethon, Le Iene e Vannoni

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Venerdì 22 marzo, in un albergo romano, Alberto Fontana, consigliere d’amministrazione della Fondazione Telethon e presidente dell’Unione Italiana lotta alla distrofia muscolare, è stato intervistato dalla “iena” Giulio Golia. L’intervista è durata due ore ed ha riguardato il caso di Sofia, bambina affetta da leucodistrofia metacromatica e il cosiddetto Metodo Stamina, ed è stata proposta dal programma dopo che Telethon aveva preso posizione in merito.

Un estratto dell’intervista è andato in onda nella puntata de Le Iene di domenica 24 marzo. Durante l’intervista Alberto Fontana ha ribadito più volte questa posizione, dicendo che:

  • Telethon è vicino ai genitori di Sofia, come a tutti i genitori di bambini affetti da malattie genetiche. È per loro che esiste e che raccoglie fondi per finanziare la migliore ricerca scientifica;
  • Telethon non può e non vuole impedire che i familiari dei malati, soprattutto quelli per cui ad oggi non esistono soluzioni terapeutiche, provino a curare i propri figli con qualsiasi mezzo. A tutti loro ritiene però doveroso consigliare di affidarsi a strutture e medici competenti, di esigere informazioni dettagliate sul tipo di terapia che viene proposta e soprattutto di verificare che gli studi abbiano avuto l’autorizzazione degli organi competenti.
  • Telethon non è contro il Metodo Stamina, per il semplice motivo che non sa di cosa si tratti perché, ad oggi, i dati scientifici a supporto di tale protocollo (la “ricetta” a base di cellule staminali mesenchimali e i dati di laboratorio che ne dimostrano l’efficacia, anche nel caso di cure compassionevoli) non sono stati condivisi con la comunità scientifica.
  • Telethon, insieme a tutta la comunità scientifica, chiede agli ideatori del Metodo Stamina di rendere al più presto disponibili tali dati, attraverso pubblicazioni su riviste scientifiche, a tutela della salute di tutti i malati.

Durante l’intervista, la “iena” Giulio Golia ha chiesto a Fontana se avrebbe avuto nulla in contrario ad incontrare il presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni. Fontana ha spiegato che la cosa più importante non sarebbe stato l’incontro fra loro due, quanto il fatto che Vannoni sottoponesse al più presto i suoi dati al mondo scientifico. Golia ha insistito con la proposta e, visto che, “casualmente”, Vannoni si trovava a pochi minuti dall’albergo in cui si svolgeva l’intervista, l’incontro è avvenuto. Di fronte alle telecamere sempre accese a Vannoni sono state ripetuti gli stessi concetti detti durante l’intervista.