Staminali: Rischi cancro con embrionali da troppo tempo in provetta

Baltimora, 5 set.
Le cellule staminali embrionali anziane, ovvero tenute in coltura per parecchio tempo, possono essere pericolose se impiegate a scopo terapeutico. Infatti accumulano velocemente alcune mutazioni genetiche che favoriscono lo sviluppo di tumori. Inoltre queste alterazioni del Dna si verificano anche nei mitocondri, gli organelli cellulari da cui dipende il metabolismo energetico, con effetti sullorganismo difficili da prevedere. Lo sostiene uno studio internazionale pubblicato sulla rivista Nature Genetics.

I rischi riguardano le staminali embrionali umane per lungo tempo lasciate in coltura, come le linee cellulari il cui impiego e gia stato approvato e finanziato dal governo statunitense – spiega Aravinda Chakravarti della Johns Hopkins University School of Medicine (Baltimora), autore dello studio – Sarebbe auspicabile che venissero sottoposte a test mirati per controllare che non abbiano gia sviluppato mutazioni pericolose. Precedenti studi avevano suggerito che le mutazioni che si manifestano nelle cellule staminali embrionali umane allevate in provetta fossero solo di piccola entita e, quindi, trascurabili. Tuttavia analisi piu approfondite e accurate, condotte in collaborazione con lUniversity of Texas Southwestern Medical Center (Dallas), il National Institute on Aging (NIH, Baltimora), la BresaGen Inc. (Athens) e in strutture di Canada, Svezia e Tailandia (rispettivamente il Robarts Research Institute, la Cellartis AB di Goteborg e la ES Cell International di Singapore), evidenziano o che queste alterazioni sono molto piu frequenti ed estese di quanto ritenuto finora. In particolare, i dati hanno mostrato che la gravita dei danni al Dna, compreso quello mitocondriale, cresce allaumentare del tempo che le staminali passano in provetta.

Tra le principali alterazioni, la ripetizione o la distruzione di lunghe sequenze genetiche e lattivazione di geni silenti o, al contrario, linattivazione di altri geni necessari al funzionamento cellulare. I ricercatori sottolineano, dunque, la necessita di rafforzare le osservazioni sulle embrionali staminali in vitro prima di impiegarle per fini terapeutici.