Staminali, via libera della Camera alle cure, ma soltanto con la vigilanza del ministero

La Repubblica

 ROMA— Il braccio di ferro fra Stato e Fondazione Stamina segna un punto a favore del primo. La Fondazione usa cellule staminali per trattare decine di pazienti con le malattie più varie, fuori dal controllo delle autorità farmaceutiche e senza informazioni chiare sull’esito delle cure. Ora il metodo Stamina verrà sottoposto a una sperimentazione più trasparente, gestita da Agenzia del farmaco, Istituto superiore di sanità e Centro nazionale trapianti. Per ogni paziente verranno registrati il tipo di staminali usate e gli effetti sulla malattia. I test dureranno 18 mesi, è previsto uno stanziamento di 3 milioni. La decisione è arrivata ieri dalla Commissione Affari Sociali della Camera mentre in piazza Montecitorio le associazioni dei pazienti chiedevano che nessun paletto fosse previsto per il ricorso al metodo Stamina. Anche il presidente della Fondazione. Davide Vannoni, ha parlato di «sconfitta».