Staminali adulte ed embrioni: le ricerche

di Rita Bernardini

Nel leggere il pezzo di Pierluigi Battista sul Corriere di ieri, ho sentito un po` puzza di bruciato, così mi sono guardata intorno per verificare se per caso non fosse stato allestito per me – «strega malefica» un piccolo rogo medievale. Un eventuale ritorno a tali pratiche, infatti, non mi sembrerebbe affatto anomalo, in tempi come questi che vedono il Papa condannare l`Illuminismo etichettandolo, nella sua ultima enciclica, «speranza terrena fallita», e definire la «scienza senza Dio una minaccia per tutta l`Umanità». Se è lecito svilire, al punto da ritenere fallimentare, quello riconosciuto come il periodo più luminoso per il progresso della scienza e dell`umanità in genere (il secolo dei lumi, appunto), non vedo perché Battista si indigni tanto dinanzi al termine «oscurantismo». Non è forse in linea con la tendenza dei nostro tempo? In fondo anche il professor Umberto Veronesi aveva replicato a Benedetto XVI, paventando il rischio di un ritorno all`epoca di Galileo Galilei. Pare invece che mi si imputi la mancata disponibilità al dubbio e l`«assenza di attitudine a conformarmi ai risultati della ricerca scientifica senza dogmatismi e pregiudizi dettati dalla fede e dall`ideologia» (immagino che, per quanto mi riguarda, il riferimento fosse all`ideologia «laicista»).

Tutto ciò Battista lo desumerebbe dal fatto ch`io non abbia esultato (festeggiato!) alla notizia che si possano ottenere eccellenti risultati dalle cellule staminali adulte che, opportunamente «riprogrammate» secondo gli studi del professor Shinya Yamanaka, possono essere paragonate per versatilità a quelle embrionali. lo, molto più semplicemente, ho risposto a Galli Della Loggia che non volevo iscrivermi né al partito dell`embrione, né a quello dell`antiembrione e che laicamente ritenevo che la ricerca dovesse continuare – come sostengono esimi scienziati compresi i protagonisti dell`eccellente scoperta – in tutte le direzioni, proprio come auspicava il compianto presidente di Radicali italiani Luca Coscioni. Infine, mi sgomenta l`ipocrisia di coloro che oggi esultano per la scoperta perché eviterebbe la ricerca sugli embrioni: ma come credono che sia stato possibile ottenere questo traguardo se non studiando e manipolando l`embrione? Se ci fossero stati i loro divieti totali che impongono di non ricercare nemmeno sugli embrioni destinati alla distruzione, la nuova strada non sarebbe mai stata trovata. Ecco perché rispondendo a Galli Della Loggia invocavo la regolamentazione della ricerca sugli embrioni, regolamentazione che non può essere fatta se vige il divieto totale.