Sla, Daniela non ce l’ha fatta. La storia

Affariitaliani
Fabio Fabretti

Daniela non ce l’ha fatta. Pur sapendo che le sue condizioni erano peggiorate non ci aspettavamo a soli due giorni di distanza dal racconto, su Affaritaliani.it, della sua storia di dover annunciare la sua morte. “Daniela è volata in paradiso” ha scritto l’instancabile marito Salvo nella sua pagina Facebook. Nel dramma di una malattia senza una spiegazione questa era una storia di amore incondizionato tra un marito e sua moglie. Una storia di speranza, di non arrendevolezza nei confronti di un destino incomprensibile. Daniela non si era mai abbattuta: finché aveva potuto utilizzando la tecnologia era riuscita a comunicare con il mondo fornendo un grandissimo messaggio di coraggio e di grande vitalità, nonostante fosse immobile in un letto. Poi il decorso della malattia è stato inesorabile.

Ultimamente aveva iniziato a sperimentare il casco ad onde cerebrali ma non ha fatto in tempo a riceverne i possibili benefici. Di lei rimangono i suoi bellissimi occhi, la sua tenacia. Lo straordinario marito Salvo che insieme ai figli ha tentato in ogni modo di sollevarla da un male che un giorno come tanti ti sconvolge e non molla più la sua presa.

Purtroppo anche nella notte in cui Daniela ha lasciato la sua famiglia si è consumato un tristissimo episodio. Lo racconta il marito su Facebook: “stasera, io la mia famiglia ed alcuni amici che sono venuti a trovare la Dany, abbiamo assistito ad una cosa inaudita. Il medico che ha certificato la morte si è rifiutato di staccare il ventilatore, adducendo scuse puerili e vergognose . “Il ventilatore lo spegne il personale delle pompe funebri” ha detto.

“La cosa non finirà qui, è mia ferma intenzione di denunciare l’accaduto alla Usl. Non è bastato l’inferno che ha dovuto subire durante i sette anni della malattia. Da morta questa dottoressa ipocrita ha avuto nei confronti della Dany un comportamento che un animale non avrebbe avuto”.

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