Scrivere con lo sguardo:”dalla Rete “eyewriter”, comunicatore per tutti

Gazzettino Padova

«Nessuna valutazione politica, ma un’iniziativa che vuole superare le barriere del mondo della disabilità». Così il deputato Udc Antonio De Poli ha presentato Occhi puntati, progetto che permette a chi è paralizzato di potere usare un computer per scrivere, disegnare, utilizzare le Reti sociali attraverso il movimento degli occhi. Un paio di semplici occhiali e una piccola telecamera collegata a un Pc, un sistema a basso costo – il kit si compra con poche centinaia di euro- realizzato grazie a un gruppo di giovani di un’agenzia di comunicazione di Parma. L’apparecchio si chiama eyewriter, frutto di un software open source. «Il mio pensiero – ha detto De Poli – va a Tony Quan, artista di murales colpito da Sla. L’eyewriter fu inventato da un suo amico, Mike Ebeling, che poi l’ha reso disponibile in Rete. In questo modo Quan ha potuto continuare ad esprimere la sua creatività». Ma l’apparecchiatura non rientra tra quelle fornite dal servizio nazionale sanitario e i costi per acquistare un “comunicatore”, là dove non venga DISABILI II progetto di De Poli Scrivere con lo sguardo: dalla Rete “ey ewriter , comunicatore per tutti fornito dall’assitenza pubblica, sono proibitivi, 15-20 mila euro. De Poli ha quindi lanciato una proposta: «L’elenco del ministero della Salute per le protesi e gli ausili ai malati non viene aggiornato dal 1999, mentre le esigenze dei disabili e la stessa tecnologia sono cresciute. Noi chiediamo che il nomenclatore tariffario venga rivisto al massimo ogni due anni. Occorre inserire il nuovo strumento nella lista come protesi offerta gratuitamente dalle aziende sanitarie». Alla presentazione del progetto anche Mauro, padovano, 38 anni, da 7 malato di Sla. A casa ha un “comunicatore”, ma sua moglie ha voluto ricordare come l’eyewriter sia davvero fondamentale per molti, moltissimi malati. All’incontro ha partecipato Alessandro Orlowski che ha curato la realizzazione del nuovo apparecchio con il suo gruppo. «Abbiamo tratto il progetto da Internet. Il costo è minimo. La Rete dà questa possibilità, abbattere le barriere sociali tra i disabili e il mondo che li circonda».