Ru486, Volonté, Udc: un nuovo sterminio

Luca Volontè

luca volontèAbbiamo fatto un passo indietro verso la barbarie, lo diceva già a suo modo il grande Bobbio. Anche Pasolini si opponeva all`aborto e ora, nel deserto disperato del mondo laico italiano, di quella tradizione della ragione aperta alla realtà non è rimasto nulla. La pillola dello sterminio chimico è in vendita in Italia.

La decisione è stataprogrammata e preparata fin nei minimi dettagli durante il governo Prodi, da allora la Exelgyn, azienda produttrice, sponsorizza convegni, cerca aziende italiane per introdurre la pillola, rafforza legami politici. Il biennio Prodi porta ancora i suoi effetti, anzi talune di queste mele velenose, scoppiano in ritardo con effetti deflagranti. La moda del "creazionismo giuridico", basterebbe ricordare le sentenze sull`«omicidio di Stato» del caso Eluana e quelle di sostanziale modifica della Legge 40, viene preparata e trova il suo fondamento operativo da molti articoli e pseudo saggi che possiamo rileggere negli archivi di Repubblica, Micromega, La Stampa.

Le nomine in questo e quel Tribunale, le sostituzioni in questa o quella Sezione della Cassazione, tutto viene pianificato e assecondato, come nella migliore tradizione dei regimi comunisti, durante il biennio Prodi. La collaborazione sistematica e la sostanziale delega a seguire i temi "eticamente sensibili" che Livia Turco affida a Maura Cossutta è un chiaro segnale di una strategia che non poteva che avere strascichi anche nella decisione dell`Alfa sulla Ru486. La risposta del PdL quale è stata? Oltre al lavoro e l`impegno di Roccella e Sacconi, nulla più. Eppure, fin dalla legislatura scorsa, decine di interpellanze e documentate interrogazioni avevano «rallentato» il lavoro dell`Alfa. C`è chi ha parlato di una decisione di uno Stato non teocratico, qualcuno ha irriso il Pontefice. La pillola Ru486 è più sicura? No, i casi di morte delle donne sono maggiori con la pillola che con l`aborto chirurgico.

La somministrazione della pillola può esulare dalle indicazioni della 194? No, perché la Ru486 è una modalità abortiva e la sua somministrazione deve rientrare nelle stesse regole previste dalla 194. L`aborto è una modalità anticoncezionale? No, non può esserlo perché prevede la morte di un soggetto. Esiste una libertà tanto assoluta da rendersi indipendente dagli effetti delle proprie decisioni sugli altri? Non può esistere, la libertà personale non può prevedere il diritto di sopprimere la vita altrui. Non è più libertà ma tirannia del più forte. Un diritto del più forte è connaturato solo alle società primitive, ma solo poche di esse e per una brevissima fase prevedevano l`omicidio degli infanti sacrificati agli dei (fenici, troiani, romani, cartaginesi). Le affermazioni dell`ex Ministro Ferrero dimostrano un altro aspetto macabro della vicenda: la banalizzazione della Ru486 paragonata a un` aspirina. Tutte le pastiglie hanno un effetto blando, anche quelle che eliminano quella «piccola ernia» (Emma Bonino) o tolgono quella «muffa» (Giuliano Amato) dall`utero.

Ora ci aspettiamo tre azioni chiare e determinate da questo esecutivo: una rapida approvazione per decreto, vista l`urgenza, delle migliori previsioni legislative e sulle riforme dei consultori; una disposizione obbligatoria per tutti gli ospedali e presidi medici delle norme sulla somministrazione e obblighi di permanenza nelle strutture sanitarie per coloro che chiederanno l`aborto tramite la Ru486 (ci sono le decine di casi di morti e di complicazioni entro 10-15 giorni dalla somministrazione). Terzo, promuovere una "cultura della vita", un punto fondamentale delle linee programmatiche annunciate da Berlusconi a inizio legislatura. «La vita non è un`opinione», ha spiegato il presidente della Cei, mons. Bagnasco, ma un «fatto» di carne e sangue, un vagito che ci dice chi era ciascuno di noi. Questo è quello che odia di più il nichilismo attuale. Altro che società teocratica, siamo alla notte di Erode!