Roma, la scuola non è accessibile: quindicenne disabile risarcito dal Comune con settemila euro

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Il Messaggero

Nell’ambito della campagna “Soccorso civile”, l’associazione Luca Coscioni ha citato in giudizio Roma Capitale in quanto un istituto scolastico romano di scuola media superiore non aveva accettato l’iscrizione di un alunno disabile a causa dell’esistenza delle barriere architettoniche. Il nostro ricorso è stato totalmente accolto in data 21 luglio 2014, di conseguenza il Tribunale ha riconosciuto Roma Capitale colpevole di aver tenuto una condotta discriminatoria nei confronti del disabile e l’ha condannata a risarcire il danno non patrimoniale cagionato al ragazzo (euro 7.00,00) e, soprattutto, a cessare la condotta discriminatoria mediante l’adozione di “urgenti misure organizzative atte a rimuovere tutte le barriere architettoniche presenti all’interno dell’istituto scolastico in questione”.

Oggi, grazie a questa nostra iniziativa, l’istituto scolastico romano è stato reso accessibile dopo più di 30 anni anche alle persone che non possono deambulare autonomamente. E però, nonostante la condanna risalga all’ormai lontano 21 luglio 2014, il Comune di Roma non ha ancora risarcito il danno (7mila euro) cagionato alla persona disabile, di conseguenza l’Associazione Luca Coscioni si è vista costretta a promuovere un giudizio di ottemperanza di fronte al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) chiedendo ai giudici amministrativi di costringere l’amministrazione comunale a versare immediatamente la somma dovuta. Il T.A.R., con sentenza dello scorso 14 dicembre 2015, ha condannato Roma Capitale a corrispondere alla persona disabile l’intera somma entro 60 giorni, in caso contrario si procederà alla nomina di un commissario ad acta. Solo dopo questa ulteriore condanna il Commissario Straordinario di Roma Capitale, dott. Paolo Tronca, ha provveduto, con deliberazione n. 54, al riconoscimento fuori bilancio del debito di 7mila euro da corrispondere all’alunno disabile discriminato.

Roma capitale, con un provvedimento immediatamente eseguibile, risarcisce con 7.000 euro, Pietro M., un 15enne affetto da una malattia rara che lo ha reso disabile, in relazione all’accessibilità dell’edificio scolastico Giovanni XXIII in via Medaglie d’Oro. È quanto si legge in una delibera adottata dal commissario capitolino Francesco Paolo Tronca con la quale è stato riconosciuto il debito fuori bilancio deliberato dal Municipio XIV dopo l’ordinanza del Tribunale civile favorevole alla famiglia del giovane.

Già in passato Roma capitale era stata chiamata a risarcire un disabile per la presenza di barriere architettoniche, e anche in quel caso il protagonista era stato Pietro M., i cui genitori avevano denunciato Atac dopo che il figlio, nel gennaio 2013, era rimasto «intrappolato» nel piano sotterraneo della stazione metro Anagnina. In quell’occasione, aveva reso noto l’Associazopme Luca Coscioni, la seconda sezione civile del Tribunale ha condannato Atac e Roma Capitale per omesso controllo e omessa vigilanza, a cessare il comportamento discriminatorio e a risarcire al ragazzo 2.500 euro come danno non patrimoniale.

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