Online la definizione dell’identikit della «rivista scientifica». E’, infatti, partita ieri alle 16 la consultazione pubblica con cui il Consiglio universitario nazionale (Cun), in collaborazione con l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur), intende individuare i criteri che identificano il carattere scientifico delle pubblicazioni per arrivare all’istituzione della «Anagrafe nazionale nominativa dei professori e dei ricercatori e delle pubblicazioni scientifiche». Per esprimere le indicazioni e i giudizi, professori e ricercatori di atenei ed enti, nonché editori che operano in ambito accademico, potranno accedere ai siti www.cun.it e www.miur.it nell’arco di tre mesi, ossia fino al 23 luglio prossimo; l’esito delle idee formulate via web, si legge in una nota, confluirà in una proposta che verrà sottoposta al ministero dell’istruzione, e sarà dunque frutto di un processo decisionale «partecipato e trasparente». Nel questionario, che dovrà essere compilato individualmente (non saranno, infatti, accettate risposte collettive) verrà chiesto di esprimersi su quali debbano essere i parametri generali per definire la scientificità di una pubblicazione, i requisiti minimi che qualificano, ai fini della loro collocazione nella futura Anagrafe, le principali tipologie di testi (dalle monografie alle relazioni a convegno, dalle prefazioni alle postfazioni, e poi ancora curatele, recensioni, manuali ecc.); docenti e editori verranno, inoltre, stimolati a esprimere il proprio parere su quali siano le modalità migliori per garantire alle pubblicazioni un’adeguata diffusione con spazio adeguato per commenti, così come altre opinioni saranno raccolte sulle differenti tipologie di prodotti scientifici. Una volta collegatisi online, i professionisti che possiedono le caratteristiche per aderire all’iniziativa dovranno fornire i dati personali (nome e cognome, codice fiscale, indirizzo di posta elettronica istituzionale, oppure della struttura di afferenza e settore scientifico-disciplinare, in caso di personale accademico). In assenza di tali informazioni, i contributi inviati non saranno presi in considerazione.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.