Ricerca internazionale: cellule multi potenti individuate nei tessuti vascolari

di Gianluca Grossi

staminaliMilano. Le pareti dei vasi sanguigni potrebbero contenere cellule staminali in grado di rigenerare qualunque tessuto umano. È quanto emerge da una ricerca internazionale a cui hanno partecipato i ricercatori della Cell Factory della Fondazione Irccs Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano, guidati dalla dottoressa Lorenza Lazzari.

Lo studio apre importanti spiragli nella lotta a numerose malattie, caratterizzate da organi che hanno smesso di fare il loro dovere. Per esempio, nell’ambito della cardiopatia ischemica, lo scopo dei medici sarà quello di prelevare queste staminali per riparare il tessuto cardiaco danneggiato. «I dati dello studio rappresentano un importante passo avanti per le potenziali applicazioni della medicina rigenerativa – dice Paolo Rebulla, direttore della Cell Factory perché facilitano il riconoscimento e la coltura di un tipo omogeneo di staminali adulte distribuite in diversi organi e tessuti.
Queste cellule sembrano facilmente orientabili a svolgere una funzione riparativa dei danni che si manifestano nei tessuti e negli organi nel corso dei processi fisiologici dell’invecchiamento e durante alcuni processi patologici causati dalle malattie. È necessario, a questo punto, sviluppare gli sforzi per promuovere le prime applicazioni sperimentali di questi protocolli dal laboratorio all’uomo».
Gli scienziati hanno identificato queste staminali multipotenti nelle cosiddette cellule perivascolari (presenti nella parete esterna di vene e arterie) di vari distretti anatomici dell’organismo fra cui placenta, pancreas, muscoli e tessuto adiposo. E hanno visto che esse, indipendentemente dal luogo di origine, hanno le caratteristiche ti piche delle staminali mesenchimali, capaci di migrare da un punto all’altro del corpo per riparare organi e tessuti. Ora si tenteranno nuovi test per avviare al più presto gli esperimenti sull’uomo che, a causa dell’allungamento della vita media, è sempre più bisognoso di "cellule riparatrici" e sempre più vittima di malattie degenerative.