RICERCA: DA COMUNITÀ SCIENTIFICA DECISO NO A RIFORMA (Ansa)

<b>24 Gennaio 2003</b> – Roma – I Comitati di istituto, che oggi si sono autoconvocati al Cnr per discutere della crisi della ricerca, parlano, oltre che degli ingenti tagli al settore (per il 2003 stanziati, per il Cnr, circa 530 milioni di euro contro gli oltre 543 milioni del 2002), anche di difficoltà per il cambiamento culturale che si sta proponendo, come sostiene Carlo Bernardini dell'Osservatorio per la ricerca. Franco Pacini, dell'Istituto nazionale di astrofisica lamenta "una situazione inedita in cui incompetenza e arroganza si sono intrecciate". Flavio Toigo, presidente dell'istituto nazionale di fisica della materia (che dovrebbe essere, secondo i disegni del Governo, accorpato al Cnr) dichiara che si opporrà "fino alla fine a questo disegno". Giorgio Salvini, vice-presidente dell'Accademia dei Lincei, vede "una lunga marcia da fare per resistere alla deformazione dovuta alla abilità della classe dirigente e del Governo".

E di fronte ai due esponenti dell'Ulivo, Francesco Rutelli e Piero Fassino, presenti in platea al Cnr, afferma di non avere "la fiducia sufficiente nelle forze della sinistra italiana" per arginare "la strada astuta e meditata intrapresa dal Governo". La comunità scientifica, infine, ha rilanciato l'ipotesi di convocare un'assemblea della scienza, come punto di riferimento per discutere sui piani del Governo per fare recepire poi le osservazioni degli enti di ricerca.