Registro Dat sospeso da mesi “Il sindaco chieda scusa”

La Nuova Venezia
Mitia Chiarin

“Complimenti a giunta e sindaco di Venezia. Da due mesi non sono in grado di rinnovare una convenzione. Di questo chieda scusa Brugnaro, lo chieda ai veneziani ai quali sta negando il diritto costituzionale all’autodeterminazione”. Franco Fois della cellula Coscioni di Venezia torna a ricordare alla giunta comunale che il registro comunale delle Dat (dichiarazione anticipate di trattamento) è sospeso per il mancato rinnovo dell’intesa con l’ordine dei notai. Un rinnovo che invece è stato siglato dal Comune di Marcon, retto dal sindaco Follini. Senza risposta, finora, è rimasta l’interrogazione della consigliera Pd Monica Sambo e la protesta dell’onorevole Delia Murer, prima firmataria alla Camera di una proposta di legge sul fine vita. “Brugnaro non riconosce nessun dovere di attenzione alle oltre 400 dichiarazioni depositate. Non ne vede, oltre alla volontà di espressione personale, un indicatore del livello di interesse e partecipazione della città nell’affermazione dei diritti civili, in particolare su temi come il fine vita, che riguardano la collettività”, denuncia la Cellula Coscioni di Venezia che poi conclude: “Sospettiamo vogliano dimenticare la questione, ma noi ci opporremo assieme ai veneziani, sempre attenti a questi temi”.