TREVISO – Qualora le sue condizioni di salute si aggravassero e non fosse più cosciente o in grado di esprimersi, sarà il fratello Alberto a sostituirsi a lui per far rispettare il suo testamento biologico. Alberto è stato nominato amministratore di sostegno di Paolo Ravasin, il 52enne trevigiano, da una dozzina d’anni affetto da sclerosi laterale amiotrofica e da oltre un lustro immobilizzato a letto. Ravasin, ospite di una struttura di ricovero a Monastier, da tempo conduce una battaglia perchè vengano riconosciute le sue volontà di non essere alimentato artificialmente e di non essere sottoposto ad accanimento terapeutico, come spiega Bruno Martellone, avvocato di Ravasin. Il fratello Alberto ha giurato ufficialmente davanti al giudice Valeria Castagna.
In occasione della procedura, Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, e lo stesso Martellone, vicepresidente del comitato nazionale dei Radicali Italiani, ha ribadito l’opposizione alla legge sulle volontà anticipate dei malati in discussione in queste settimane in Parlamento.
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L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.