Sono oltre 6 mila (precisamente 6.049) le firme raccolte dal partito Radicale a Milano e in tutta la Lombardia per la proposta di legge regionale, di iniziativa popolare, relativa alla regolamentazione della cannabis ad uso terapeutico. Il risultato è stato presentato oggi a Palazzo Marino dai rappresentanti del partito e dell’associazione Enzo Tortora, Radicali Milano. Le firme, che sono state raccolte in numero maggiore delle 5 mila che servivano per legge, saranno consegnate oggi pomeriggio in Regione Lombardia e, una volta depositate e verificate, sarà depositata la proposta di legge di iniziativa popolare.
“Il Consiglio regionale lombardo ha tre mesi di tempo per discutere la legge – ha spiegato il segretario della associazione Enzo Tortora, Radicali Milano, Lorenzo Lipparini – scaduti i quali ci sarà una calendarizzazione automatica della legge nella prima seduta utile del Consiglio”. La Regione ha recepito il decreto Lorenzin, che prevede l’utilizzo della cannabis terapeutica, ma in Lombardia è possibile usufruirne solo in ambito ospedaliero.
“La nostra proposta fa un passo avanti e contempla anche l’utilizzo domestico della cannabis a scopo terapeutico – ha spiegato la Radicale, Rita Bernardini -. Una legge nazionale esiste dal 2007, sono passati dieci anni e solo poche decine di malati hanno avuto accesso a questi farmaci, che vengono somministrati tramite vaporizzatori, spray, oli essenziali o aerosol. La politica deve assumersi le sue responsabilità”. I Radicali hanno deciso di sensibilizzare alla loro lotta anche i candidati sindaci di Milano. “Pierfrancesco Majorino ha firmato – hanno spiegato – mentre Francesca Balzani e Antonio Iannetta hanno risposto positivamente ma non hanno firmato. Nessuna risposta invece da parte di Corrado Passera e Giuseppe Sala”.
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L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.