Procreazione assistita, le ragioni del si

Dell’On. Elena Montecchi-Vice Presidente Gruppo DS l’Ulivo Camera dei Deputati- Molti sono intervenuti in questi giorni sulla stampa locale riguardo ai quattro referendum sulla procreazione assistita. Penso che occorra fare chiarezza. Dovremo esprimerci su temi rilevanti: la libertà di ricerca scientifica, la salute delle donne ei loro diritti,la possibilità della fecondazione eterologa (con donatore esterno alla coppia). Si tratta di questioni importanti che-oltre ad evocare grandi temi etici, religiosi e sociali- incidono profondamente sulla vita quotidiana di milioni di persone. Per questo tali problemi meritano attenzione e grande rispetto ma adessi la legge 40, approvata nel 2004 dopo un dibattito aspro e a tratti ideologico, non fornisce risposte adeguate e moderne. La contrarietà e i dubbi su queste norme sono stati espressi, trasversalmente, da tanti rappresentanti del mondo politico, della comunità scientifica e della società civile, ma soprattutto da tutte quelle persone che hanno difficoltà a diventare genitori e da chi, affetto da gravi malattie, ripone la speranza di una vita migliore nei progressi della ricerca scientifica. Un ampio schieramento ha sostenuto la raccolta delle firme a sostegno dei referendum: vi è stata una mobilitazione straordinaria in tutto il Paese e ora occorre lavorare affinché si raggiunga il quorum e vincano le ragioni del SI. Io voterò SI a ciascuno dei quattro referendum. SI al referendum sulla ricerca scientifica per consentire nuove cure per molte malattie come il Parkinson, l’Alzheimer, le sclerosi, il diabete, le cardiopatie, i tumori; SIal referendum per tutelare la libertà di scelta delle coppiee garantire la salute delle madri; SI al referendum sui diritti e sulla tutela della salute della donna; SI al referendum sulla fecondazione eterologa per rimediare ai casi più gravi, e altrimenti irrisolvibili, di sterilità. Siamo consapevoli che è difficile discutere di temi eticamente sensibili, ma essi non possono stare fuori dal dibattito politico e dalle responsabilità del legislatore. Quindi andiamo alle urne e votiamo SI. Ma non solo. Mobilitiamoci per informare e lavoriamo per organizzare la partecipazione al voto di un numero più ampio di persone. Ogni voto è prezioso e determinante per vincere una battaglia di civiltà e per dare all’Italia una buona legge, europea, responsabile e rispettosa delle diverse sensibilità delle persone.