Polemiche sulla legge Fecondazione, la Prestigiacomo apre all’eterologa. I radicali esultano

Il ministro delle Pari opportunità Stefania Prestigiacomo apre alla fecondazione eterologa. E torna sul tema della legge 40 in un messaggio, letto dall’avvocato Elisabetta Guidi, consigliere giuridico del ministro, nel corso dell’incontro dal titolo «Possiamo aiutare la cicogna? Nuove possibilità cliniche nella prevenzione dell’infertilità» in corso a Roma. Il ministro sulla fecondazione eterologa precisa che «pur essendo una scelta che lei non farebbe», pensa che non si possa «negare il diritto delle coppie ad essere genitori». La scelta, insomma, secondo la Prestigiacomo, va lasciata alle coppie: «Lo Stato laico fissa paletti, ma le decisioni sono dei singoli le coppie e la politica non deve entrarci». Prestigiacomo ribadisce quindi che «la legge sulla fecondazione è utile e importante perché ha posto fine al Far west della provetta. Ma va modificata in alcuni punti». Soddisfatti i Radicali. «Grazie al ministro Prestigiacomo per aver evocato un po’ di libertà nella Casa delle libertà», ha esordito Rocco Berardo, della giunta dell’associazione Coscioni e del comitato promotore dei Referendum. «Finalmente delle parole chiare – continua Berardo – ma sopratutto laiche da parte dell’esponente di un governo che di laicità ne parla solo per avversarIa.Speriamo che il ministro riesca a convincere quelli che, nel suo schieramento, sono disposti a tutto pur di non convertire una legge illogica in una legge laica». Negativa la reazione del Movimento per la vita: «Il ministro Prestigiacomo forse non ha ancora ben capito che aprire all’eterotoga vorrebbe dire snaturare la legge 40,senza sapere che non è una cura contro la sterilità o per la prevenzione dell’infertilità»..