Pma: quanto mi costa?

Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni, è stata intervistata insieme ad altri esperti per D Repubblica in materia di fecondazione assistita. Quanto si spende per la procreazione medicalmente assistita in Italia? Scopriamolo nell’articolo!

Babbo Natale quest’anno regala la procreazione assistita. “Entro la fine dell’anno – annuncia a D.it Filomena Gallo, segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni –  la procreazione medicalmente assistita dovrebbe rientrare nei livelli essenziali di assistenza LEA”. Tradotto: sarà garantita ovunque, gratis o dietro pagamento di un ticket. “Lo promettono da anni. Se andasse in porto, assisteremmo come minimo al raddoppiamento delle nascite in Italia” è il pronostico di Antonino Guglielmino, direttore del centro Hera, Unità di Medicina della Riproduzione in provincia di Catania.

Ma quanto si paga adesso?

“Nelle strutture pubbliche e in quelle private convenzionate – spiega Filomena Gallo – viene pagato un ticket stabilito da ogni Regione”. Che varia dai 30 ai 1000 euro, secondo uno studio pubblicato a maggio dal Censis.
D.it ha fatto una panoramica dei ticket insieme a Maria Paola Costantini, giurista e avvocato responsabile della Pma per Cittadinanzattiva. “In Sicilia – dice – all’Asp di Palermo, hanno fissato una sorta di ticket di 1000 euro; il Lazio da maggio dà a tutti i centri pubblici la possibilità di fare la pma a carico del servizio sanitario regionale, con un ticket che arriva fino ai 1000 euro. In Puglia, il ticket è di circa 700 euro sotto un certo reddito Isee, in Liguria va dai 600 ai 1000 euro, in Sardegna intorno ai 1000, in Toscana 500 euro circa per l’omologa e tra i 600 e i 700 per l’eterologa. In Lombardia la situazione è nebulosa: se da un lato il ticket più basso è di soli 36 euro, dall’altro la Lombardia non ha mai inserito nei Livelli essenziali di assistenza la fecondazione in vitro, per la quale prevede una tariffa di 5200 euro, quasi il doppio di quella previsto nei Lea”.

La faccenda diventa decisamente più cara se si deve fare l’eterologa, la procreazione che coinvolge un donatore o una donatrice di gameti. “L’eterologa di fatto negli ospedali pubblici si fa solo in tre Regioni: Toscana, Emilia Romagna  e Friuli Venezia Giulia. Se abiti da un’altra parte, o cambi residenza o vai nel privato” denuncia Filomena Gallo dell’Associazione Luca Coscioni. Le cliniche private in Italia  chiedono per un ciclo mediamente 4200 euro al Nord, 5200 al Centro e 2900 al Sud e nelle isole (dati Censis 2016). “Nel nostro centro – rivela a D.it Antonino Guglielmino, direttore della clinica Hera in provincia di Catania – il costo di una fecondazione in vitro è attorno ai 2000 euro ma siamo la sola onlus in Italia. Per le eterologhe, chiediamo semplicemente il costo del servizio versato alla banca dei gameti: per ogni ovocita, tra i 300 e i 400 euro. Ne servono almeno sei per un ciclo”. C’è chi preferisce andare direttamente all’estero. Spagna, Grecia, Europa dell’Est sono le mete preferite. Ma anche la Danimarca, dove alcune cliniche, come Vitanova, a Copenaghen, si distinguono per la trasparenza, mostrando sul proprio sito, scritto anche in italiano, un vero e proprio listino prezzi (https://vitanova.dk/it/prezzi-e-modalita-di-pagamento/).

–> Leggi anche il dossier realizzato da D Repubblica grazie ai dati forniti dall’Associazione Luca Coscioni: “Legge 40: a che punto siamo”

Ma attenzione: esiste anche un modo per farsi rimborsare. “Se la Regione ha inserito nei suoi livelli essenziali di assistenza la pma omologa ed eterologa, allora questa potrebbe essere rimborsata dal Servizio Sanitario Regionale se fatta all’estero per mancanza di donatori in Italia, in base alla direttiva europea sulle cure transfrontaliere. Basta fare una semplice richiesta agli uffici della propria Asl. Anche per questo è importante che i Lea nazionali vengano approvati, altrimenti le Regioni pagano le prestazioni ad altri Paesi europei con conti superiori” spiega Maria Paola Costantini di Cittadinanzattiva. “Finora è accaduto a 4 coppie in Emilia Romagna lo scorso anno e ad altre tre nel Lazio. Le altre Regioni in cui la pma è nei Lea regionali? In Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Umbria e nelle Province Autonome di Trento e Bolzano, ma in queste ultime due solo per l’omologa” conclude.