Silvio Viale, Presidente Associazione Radicale Adelaide Aglietta
Bene ha fatto il Movimento per la vita a centrare sulla prevenzione il suo congresso di Torino, anche se la limita alla sola presa di coscienza del <>, per persuadere la donna a non abortire. Sono favorevole che, in modo non coercitivo, si offrano aiuti per portare avanti le gravidanze inattese, purchè si tuteli la scelta della donna e si agisca per evitare le gravidanze indesiderate. In realtà la vera prevenzione è l’aborto legale. Con l’aborto legale, e grazie a chi si sporca le mani con gli aborti, in Italia si sono evitati almeno due milioni di aborti in vent’anni. Il numero di IVG per donna è calato del 40% (senza considerare il crollo degli aborti clandestini), a fronte di una diminuzione del 28% delle nascite. Oggi solo una donna su tre avrà un aborto volontario, mentre vent’anni fa erano due su tre. E’ un successo della legalizzazione. La realtà è semplice. Ogni giorno in Italia 2100 donne scoprono di essere in gravidanza. Per la metà di loro è un evento ina tteso. 1500 partoriranno, 2000 avranno un aborto spontaneo, 360 faranno un aborto legale, altre 60 un aborto clandestino e alcune si recheranno all’estero per abortire. I cambiamenti di intenzione, che sono esaltati dal Movimento per la vita, sono molto frequenti per i motivi più diversi. Ogni donna pensa che non sarà mai tra quelle che abortiranno, ma non lo può escludere con certezza. Le donne che abortiscono sono di tutte le parti politiche e di tutte le fedi religiose. Spesso si dichiarano contro l’aborto, ma considerano giustificato il proprio caso. Nessuna, però, e nessuno gioisce per un aborto, sia esso fatto con le pinze o con i farmaci. Sono quindi io che chiedo una piena applicazione della legge, per porre fine all’emarginazione dell’aborto nei nostri ospedali, per permettere l’aggiornamento e la ricerca scientifica, per riconoscere il lavoro degli operatori, per creare i poliambulatori previsti dalla legge e per fare più prevenzione. C’è posto anche per il Movimento per la vita in tutto questo , ma l’auspicio è che non torni il silenzio, perchè ogni donna ha il diritto di essere aiutata e, soprattutto, di non essere lasciata sola, qualunque sia la sua scelta.