Nel frattempo la scienza va avanti, nonostante la politica

Left
Marco Cappato

Sono passati 16 mesi da quando Matteo Renzi si tirò un secchio d`acqua ghiacciata in testa nel nome della lotta alla sclerosi laterale amiotrofica. Da quel secchio a oggi, non è stato superato il divieto di ricerca sulle staminali embrionali – questione fondativi della Associazione Luca Coscioni – né è stato approvato il nomenclatore tariffario, cioè l`elenco delle protesi e della strumentazione rimborsabile dal Servizio sanitario nazionale per malati come quelli di Sla.

Anzi, il governo ha proposto un sistema – ora in discussione alla Conferenza Stato-Regioni – che peggiorerebbe la situazione attuale, privilegiando soluzioni standardizzate, che convengono alle grandi aziende, a scapito di servizi personalizzati che garantiscano la libertà di scelta per i malati. Se queste sono le iniziative da parte del governo e del suo presidente, non va meglio sul fronte delle altre forze politiche e dei loro leader. Gli attivisti del Movimento 5 stelle cominciano forse a prendere consapevolezza anche sui temi delle libertà civili, dai quali però Grillo e Casaleggio restano alla larga in quanto considerati troppo divisivi. Non manca chi si esprime, ma si limita a prese di posizione, sulla base della teoria che ci penseranno loro quando governeranno, cioè quando avranno il 51%.

Silvio Berlusconi continua a subire il declino della sua leadership senza dare un segnale di svolta liberale e laica. Qualcuno dei suoi lo fa, noi cerchiamo di valorizzarlo, ma sono ancora isolati, e c`è il rischio che lo siano sempre più in un centro destra a trazione salviniana. La politica ufficiale – cioè l`unica che gli italiani conoscano, grazie alle tv – è dunque disinteressata o incapace di una svolta laica e liberale. In occasione del Congresso di Milano dell`Associazione Luca Coscioni, il segretario Filomena Gallo ha relazionato puntualmente su alcune delle più significative riforme che abbiamo contribuito a realizzare in questi 12 mesi, pur senza essere al governo, senza disporre di centinaia di parlamentari, di forze mediatiche ed editoriali, di burocrazie politiche e parastatali. Non esiste infatti un altro soggetto organizzato – purtroppo è così: non è un vanto, ma quasi una condanna – che abbia in cima alla propria agenda politica, ad esempio, l`obiettivo condiviso dalla quasi totalità di ricercatori italiani: la libertà di ricerca sugli embrioni, sulla quale la Consulta si esprimerà a marzo; oppure l`obiettivo che raccoglie il consenso della maggioranza dei cittadini: contro l`eutanasia clandestina per poter scegliere l`eutanasia legale; oppure ancora: l`abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali, che non va derubricato a tema buono solo per l`associazionismo dell`assistenza, mentre ci sarebbe opportunità di investimento e di conversione di spesa pubblica e privata nella rivoluzione tecnologica, per aiutare le persone a recuperare le facoltà perdute anche attraverso strumentazioni adeguate.

Nel frattempo, la scienza va avanti. La comunità scientifica mondiale discute dei primi interventi sul genoma umano. È facile prevedere che in Italia ci si farà prendere dai peggiori isterismi, se non saremo in grado di imporre un dibattito diverso, informato, per regole che mettano al centro la libertà e la responsabilità dell`individuo.

Una ragione in più per dare forza all`Associazione Luca Coscioni, anche iscrivendosi per il 2016, come hanno fatto tante personalità del mondo scientifico e politico, tante persone malate e disabili, tanti cittadini che non si sono rassegnati.