Gildo Balestrieri, scomparso oggi dopo una lunga e logorante malattia, era stato protagonista nello scorso novembre di una discussa campagna sulla legalizzazione dell’eutanasia, promossa dall’Associazione Luca Coscioni, dai Radicali e da Exit Italia. Balestrieri, con lo pseudonimo di Gilberto, aveva prestato il proprio volto per uno spot, che era stato anche presentato nella sala stampa della Camera dei Deputati: nella video-testimonianza, il reatino, malato terminale di cancro al fegato, chiedeva di poter accedere all’eutanasia: “La mia preoccupazione è che questo tumore cominci a prendere il cervello e che non sia più nelle condizioni di intendere e volere. Voglio decidere di smettere di vivere quando non potrò più fare le semplici cose che faccio adesso”. Con questo video, le associazioni interessate avevano avviato una raccolta firme per richiedere una legge di iniziativa popolare sul “rifiuto del trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia”. (naz.orl)
Questo il link per vedere la video-testimonianza di Gildo/Gilberto
![](https://www.associazionelucacoscioni.it/wp-content/uploads/2017/04/logo-paypal-av.png)
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.