Milano, speranze per la cura della distrofia

di Valentina Arcovio
Grazie a una nuova tecnica di manipolazione delle cellule staminali, un gruppo di ricercatori del centro Dino Ferrari dell’Università di Milano è riuscito a riparare i muscoli dei topi danneggiati dalla DISTROFIA di Duchenne, una malattia rarissima che in Italia colpisce un bambino su 3.500. Un successo importantissimo, raccontato nelle prestigiose pagine della rivista «Cell Stem Cell», che potrebbe regalare a circa 120mila bambini italiani una speranza in più per vincere questa rarissima malattia muscolare. I ricercatori hanno prelevato le cellule staminali da alcuni bambini malati e le hanno «addestrate» a produrre una particolare proteina, la cui mancanza provoca la distrofia. Le staminali riprogrammate sono state poi iniettate nel sangue e nei muscoli dei topi malati di Duchenne con lo scopo di riparare i danni muscolari provocati dalla malattia. L’esperimento si è concluso con successo, aprendo la strada alla sperimentazione sugli esseri umani. «La sperimentazone sull’uomo – ha spiegato Yvan Torrente, responsabile del Laboratorio di cellule staminali del centro voluto dal mitico Enzo Ferrari e diretto da Nereo Bresolin – potrà essere avviata molto presto, anche se prima dobbiamo perfezionare la nostra tecnica». A tutt’oggi non esistono cure efficaci e risolutive per questa patologia.