È in questa sede che Palazzo Marino conta anche di mappare Milano: un anno di tempo per censire le barriere architettoniche esistenti, dagli edifici comunali a scuole, strade, fermate e stazioni dei mezzi pubblici. Non solo. Un’applicazione da scaricare renderà disponibili percorsi cittadini a barriere zero: tracciati e offerte culturali, turistiche, commerciali accessibili a tutti. Gli investimenti sono poi il secondo gradino del progetto. Nel bilancio 2014 il Comune ha già introdotto 6,5 milioni abbattere le barriere architettoniche negli stabili pubblici e nelle scuole e per adeguare le fermate dei mezzi, oltre ad aver appaltato già altri due milioni per cancellare le barriere stradali. È sul fronte dei mezzi pubblici che sono già finanziati anche otto milioni per adeguare le metropolitane che ancora nascondo insidie, con otto nuovi ascensori e la manutenzione straordinaria di scale mobili e montascale in oltre 60 fermate.
Milano, al via il piano di Palazzo Marino per abbattere le barriere architettoniche
![](/wp-content/uploads/barriere_6.jpg)
L’assessore al Welfare, Pierfrancesco Majorino, esulta: “È una delibera storica, il Comune imposta finalmente un piano organico per una città senza barriere. Con risorse già a bilancio e scelte che rendano l’accesso un tema capace di condizionare la macchina. Con le associazioni renderemo noti, in vista di Expo, i luoghi della città senza barriere “. Le associazioni del mondo della disabilità plaudono ma avvertono: “I passi avanti sono positivi nonostante il ritardo – osserva Federica Besostri (associazione Luca Coscioni) – ma dovremo aspettare l’adozione del piano per valutarne la portata. Le cifre al momento stanziate sono ancora esigue, a fronte di 11 linee tranviarie su 17 inaccessibili per le persone con difficoltà motorie e 31 fermate della metropolitana senza ascensori per raggiungere i treni”.
![](https://www.associazionelucacoscioni.it/wp-content/uploads/2017/04/logo-paypal-av.png)
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.