Marijuana libera anche a Washington e in Alaska

La Stampa
Francesco Semprini

Da domani in Alaska coltivare, possedere e fumare modiche quantità di marijuana a scopo ricreativo non è più reato. La legalizzazione nel 49esimo Stato Usa, votata a stretta maggioranza lo scorso novembre, segna un ulteriore passo in avanti nella campagna per la depenalizzazione dello spinello in America.

«L’ultima frontiera», diventa il terzo Stato Usa a consentirne l’uso a scopo ricreativo e non solo terapeutico, dopo Colorado e Washington. In occasione delle votazioni del Midterm, la legalizzazione era passata a larga maggioranza nella capitale, District of Columbia, e in Oregon. In quest’ultimo caso la misura sarà operativa da luglio, mentre per Washington entrerà in vigore alla mezzanotte di giovedì.

In Alaska, Stato tradizionalmente repubblicano, le persone sopra i 21 anni potranno così possedere sino a un’oncia di erba, pari a 28,3 grammi, e potranno coltivare sino a sei piante, mentre in caso di fioritura potranno esserne mantenute solo tre. Consumare spinelli in pubblico e vendere o acquistare marijuana al di fuori di rivenditori e distributori autorizzati, rimangono azioni illegali. Scambiare erba privatamente, ma senza esborso di denaro, è invece consentito.

Fumare a scopo ricreativo rimane inoltre illegale secondo la legge federale. Lo spinello libero in Alaska e a DC arriva lo stesso giorno in cui Scientific Reports pubblica uno studio in cui si dice che la marijuana potrebbe essere più sicura rispetto all’alcol di cui sono stati invece sistematicamente sottovalutati i rischi.