Malati di diabete e neppure lo sanno

di Antonio Pontiroli
Poco meno di 8,2 miliardi di euro l’anno: tanto costa il diabete mellito al nostro servizio sanitario nazionale, vale a dire il 10% delle risorse totali. La spesa media annuale per ogni assistito con diabete è di 2.793 euro contro i 739 di un paziente non diabetico. Gli ultimi dati lstat confermano che i ricoveri e l’assistenza specialistica per i pazienti affetti da diabete incidono rispettivamente per l’8,8 per cento e il 9,2 per cento sulla spesa totale. mentre il costo dei farmaci rappresenta 11,7 per cento.
Di fronte a cifre così importanti e alla sempre maggiore diffusione della malattia nel nostro Paese, la Società italiana dì Diabetologia (SID) è chiamata, assieme alle istituzioni, alle altre società scientifiche e a tutti gli operatori del settore, a intervenire sul fronte del disease management e su quello della prevenzione. Come è ormai noto la gestione della malattia diabetica – per la complessità della sua patogenesi e delle sue complicanze – richiede il concorso e la collaborazione di un vero e proprio team di specialisti ed è per questo che da tre anni la SID promuove e organizza “Panorama Diabete”, Forum nazionale di operatori e professioni . Anche quest’anno, dal 5 all’8 ottobre nel Palazzo del Turismo di Riccione, diabetologi, dietologi, podologi, nefrologi, cardiologi, medici sportivi, infermieri OSDI (operatori sanitari diabetologi italiani) – assieme alle associazioni di pazienti e ai rappresentanti delle istituzioni – si sono confrontati sugli aspetti clinici connessi alla prevenzione, alla diagnosi e alla terapia del diabete e sul futuro della diabetologia nel nostro Paese. ‘Panorama Diabete” è stato anche l’occasione per discutere delle novità più interessanti sul fronte delle strategie terapeutiche. Gli analoghi insulinici ad azione rapida e l’insulina per via inalatoria. ad esempio, sono stati presentati come valide alternative all’insulina convenzionale e sono più graditi dagli stessi pazienti: i primi, sviluppati grazie all’ingegneria molecolare, permettono di ridurre a pochi minuti l’intervallo tra iniezione e pasto, la seconda può garantire una rapida e uniforme disponibilità dell’insulina in occasione del pasto. Nuove speranze giungono anche dalla terapia cellulare uno studio del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles e dell’Università della California, coordinato dal ricercatore italiano Riccardo Perfetti e presentato in anteprima al congresso, ha dimostrato la possibilità di differenziare cellule staminali embrionali umane in beta-cellule in grado di produrre insulina, attraverso un insieme di fattori tra cui il GLP un ormone ipoglicemizzante secreto dall’intestino. L’uso di cellule staminali. con la loro caratteristica potenzialità proliferativa e differenziativa, potrà consentire di superare l’ostacolo del limitato numero di donatori di isole pancreatiche a fronte del vastissimo numero di pazienti con necessità di trapianto. Se la ricerca di nuove possibilità di cura è un tassello fondamentale per la lotta al diabete e il miglioramento delle condizioni dì vita dei pazienti è uno degli obiettivi prioritari del presente, la SID non dimentica la grande sfida per il futuro:la prevenzione. Almeno tre milioni di italiani sono colpiti dalla malattia o stanno per ammalarsi senza saperlo e un numero crescente dì bambini soffrirà di diabete di tipo 2, fino ad alcuni anni fa diffuso solo tra gli adulti. Tutto ciò ci induce a promuovere iniziative di sensibilizzazione e informazione sempre più diffuse sul territorio e mirate verso target specifici.
Presidente Società Italiana di Diabetologia (SID)