L’eutanasia è compatibile con la religione

Cristina Castro

Il gesuita e professore di etica dell’Università gesuitica Sophia (di Tokio), Juan Masiá, ha affermato oggi che “la difesa dell’autonomia e il rispetto della dignità dell’individuo in una prospettiva religiosa è compatibile con la depenalizzazione dell’eutanasia". Facendo riferimento al dibattito sull’aborto e la morte degna, considera incomprensibile la contrapposizione di gruppi "pro-vita o anti-vita", tipica del nostro paese (Spagna).

Il gesuita, che ha criticato l’influenza delle “ideologie politiche e religiose” nel dibattito pubblico, ha rilasciato le sopracitate affermazioni all’Università Internazionale Menéndez y Pelayo di Santander (Spagna) dove si trova per il corso “Eutanasia e suicidio assistito. Un diritto del secolo XXI”, diretto dal dott. Luis Montes. La docente di filosofia morale e politica, Margarita Boladeras e il presidente dell’Associazione Europa Laica, Francisco Delgado, hanno concordato sulla necessità di affrontare il dibattito sulla morte con dignità da tutti i punti di vista. Tutti e due hanno sottolineato la necessità di una regolamentazione che tenga conto anche delle "disuguaglianze territoriali": "La situazione nelle grandi città è accettabile, ma nelle zone rurali spesso non lo é, non solo per la scarsità di mezzi palliativi, ma per l’attenzione sanitaria in generale”. Masiá, espulso dalla sua cattedra all’Università Pontificia di Comillas (Spagna) nel 2006 per le sue dichiarazioni in difesa dell’uso del preservativo, ha affermato che la Chiesa cattolica in Spagna è in una situazione "francamente anomala ed a marcia indietro rispetto al Concilio Vaticano II". A suo giudizio le imposizioni a politici e parlamentari credenti su ciò che devono votare non sono accettabili, perché "non é cristiano imporre ciò che si debba pensare”. Sui simboli religiosi in luoghi pubblici, Masià ha detto che nell’Università gesuitica privata dove lavora in Giappone, "mai ci salterebbe in mente di mettere un crocefisso”.

da: “El País” di giovedì 13 agosto 2009 – traduzione per LiberaUscita di Alberto Bonfiglioli