Legge 40, chi paga i danni?

La Repubblica
Guglielmo Pepe

Quale legge al mondo è stata colpita e affondata da oltre trenta sentenze dei tribunali e da tre pronuniamenti della Corte Costituzionale?

Forse nessuna. Tranne la 40, ridotta al simulacro di ciò che voleva essere, un insieme di norme per contrastare il Far West nel pianeta della procreazione assistita.

Oggi dovremmo dire grazie ai magistrati che difendono i diritti dei cittadini. Non a caso la Consulta ha bocciato il divieto di diagnosi pre impianto per le coppie fertili ma portatrici di malattie genetiche. Chi sostiene che così si fa eugenetica mortifica la speranza di chi vuole far nascere un bambino sano.

E poi i promotori della 40 dovrebbero avere il pudore di tacere perché la legge, in undici anni, più che aiutare a generare nuove vite ha provocato sofferenza e disperazione per migliaia di coppie.

Una domanda: chi pagherà i danni psicologici e materiali causati alle persone che avevano la sola «colpa» di desiderare un figlio?