La terza via

chiaramente e solidamente laiche).

Nel 2013 cadrà il cinquecentesimo anniversario del “Principe“, il capolavoro di Machiavelli. Odiato dagli ideologi di ogni stampo, quel testo ci ricorda che la politica più sana e lucida è quella che si rinnova sempre nella sua autonomia, nel suo specifico. E` una delle grandi scoperte della civiltà occidentale, in questo almeno ancora insuperata. E sarà un gran giorno quello in cui anche i cattolici comprenderanno che una legge universale è una legge che non proibisce, non castiga inutilmente, ma contribuisce a far raggiungere quel pizzico di felicità che ogni uomo può legittimamente e liberamente pretendere e che il Dio delle nozze di Cana, del perdono all`adultera e del discorso della Montagna ha promesso, contro i farisei del suo tempo (del suo Tempio).

Insomma, occorrerebbe non che i laici siano “sani” ma che loro, i cattolici, siano, semplicemente, laici. E, scherzando ma non troppo, vorrei aggiungere che non è loro richiesto che siano cattolici “adulti”, secondo la definizione che costò a Romano Prodi, se non vado errato, l`endorsement vaticano. Semmai, che siano un po` ragazzi, fanciulli allegri, fantasiosi e magari un po`, come dire, disobbedienti. E` chiedere troppo? C`è altrimenti il rischio che i cattolici italiani finiscano con l`essere travolti, invece di guidarla, dalla modernità globalizzata.