La sinistra e i laici in piazza a sostegno dei capo dello Stato

ManifestazioneIn piazza, insieme, per difendere «la libertà di Eluana» e per dimostrare sostegno al Presidente della Repubblica. Tutti i partiti del centrosinistra si ritrovano di nuovo uniti a manifestare davanti a Palazzo Chigi, all’indomani del via libera da parte del governo al disegno di legge che anticipa il provvedimento sul testamento biologico.

Una manifestazione «spontanea», convocata attraverso il tam-tam via sms e su «Facebook» in internet, che ha visto diverse migliaia di cittadini alzare cori contro il governo e contro il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Ci sono le bandiere di tutti i partiti della sinistra: Sd, Prc, i Verdi, i Socialisti e anche quelle del Pd con una delegazione di parlamentari, i Radicali con le bandiere dell’Associazione Luca Coscioni e Marco Cappato. Tra i dirigenti politici ci sono il leader di Sd, Claudio Fava, Gennaro Migliore e Giovanni Russo Spena di Rifondazione, Paolo Cento dei Verdi. E poi Ignazio Marino, capogruppo del Pd in commissione Sanità al Senato, che domani sarà chiamata a esprimersi sul disegno di legge del governo.
«Una manifestazione spontanea di diverse migliaia di persone dice – dimostra che il sentimento degli italiani è diverso da quello che vuol far passare il governo» che ha «passato ogni limite». «Rispetto per Eluana» e «La Costituzione non si tocca la difenderemo con la lotta», sono gli slogan che si alzano dal corteo che pian piano si forma e da Palazzo Chigi sfila davanti a Montecitorio, al Pantheon. Passando accanto alla residenza romana del premier i cori si concentrano su Berlusconi, «sciacallo infame, questo paese non è il tuo reame». «Non si è mai visto un attacco alle istituzioni di queste proporzioni – spiega Grazia Francescato, presidente dei Verdi dire "o firmi o cambio la Costituzione" ricorda molto il "me ne frego" di mussoliniana memoria». Che sia a rischio la democrazia è la convinzione anche di Oliviero Diliberto, segretario del Pdci e di Giovanni Russo Spena, che ha annunciato anche un esposto che sta mettendo a punto il Prc contro il premier per «gravi violazioni della Costituzione». Dentro e fuori dal Parlamento, insomma, si moltiplicano gli appelli, le iniziative e le manifestazioni contro, ma anche a favore, dell’intervento dell’esecutivo. Se la delegazione «liberal» dei democratici è accanto ai manifestanti, infatti, i Teodem hanno già annunciato il loro «sì» al ddl e hanno sottoscritto insieme a esponenti della maggioranza come il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, un appello al Capo dello Stato «per salvare la vita a Eluana». È online il sito internet per aderire all’appello al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano «per salvare la vita a Eluana Englaro sottoscritto da alcune personalità cattoliche e laiche e che annovera tra i primi firmatari il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni». Lo ha comunicato, in una nota, la Regione Lombardia.
All’indirizzo internet www.appelloanapolitano.enterit «chiunque potrà dare la propria adesione all’iniziativa apponendo la propria firma che verrà presentata al Capo dello Stato». Mentre sta raccogliendo «migliaia di adesioni» l’appello lanciato dal quotidiano "L’Unità" «Siamo con il Presidente della Repubblica» che ha come primi firmatari Furio Colombo, Umberto Eco, Pietro Ingrao, Umberto Veronesi, Rita Levi Montalcini, Dario Fo e Franca Rame.