La cannabis in farmacia

Il Manifesto
Giorgio Bignami

C’è da registrare una novità positiva per la canapa medica. II 23 febbraio è entrato In vigore un decreto del ministro della salute Balduzzi (G.U. n. 33 dell’8.2.2013), che Inserisce in Tabella II, sez. B, dell’attuale normativa sugli usi terapeutici delle sostanze psicoattive sottoposte a controllo I «medicinali dl origine vegetale a base dl cannabis (sostanze e preparazioni vegetali, Inclusi estratti e tinture). in base al decreto del 18 aprile 2007, nella medesima tabella era già stato aggiunto il Delta-9 tetraldrocannabinolo e il Dronabinolo, aprendo così la strada al farmaci dl origine sintetica. Con questo nuovo decreto, si ammettono anche medicinali a base naturale. C’è da augurarsi che I preparati dl cannabis siano d’ora In poi prescrivibili In tutta Italia secondo le indicazioni approvate dall’autorità competente, senza più passare per le attuali procedure vessatorie e dilatorie dl autorizzazione caso per caso. È una svolta rispetto alla linea imposta dalla legge Flni-Giovanardl del 2006: la negazione dl qualsiasi valore terapeutico della cannabis è stata parte Integrante della campagna dl demonizzazione dl questa sostanza, equiparata alle droghe pesanti». Invece, l’attuale inserimento In Tabella II, sez.B, riconosce la minore pericolosità e rischio d’abuso della cannabis ri spetto a sostanze più dure (nella Tabella Il B già si trovano per gli usi medici molti ansiolitici e sonniferi assimilati in Tab. I, per esempio alla morfina, che Invece è collocata in IIA). Smentiti sono anche coloro – politici, bacchettoni e scienziati – che da sempre sostengono l’Inesistenza dl prove sufficienti dl una azione terapeutica della cannabis; e questo malgrado la fitta grandinata di lavori su ottime riviste che da anni vanno mostrando gli effetti benefici del prodotti – in più d’una patologia neurologica (soprattutto la sclerosi multipla); in pazienti oncologici con gravi sofferenze provocate dalle terapie radio e chemioteraplche; nel glaucoma; addirittura, forse, come prevenzione del diabete degli adulti. Ricordiamo Infine che uno del tre disegni dl legge di iniziativa popolare – quello sulle droghe – depositati in Cassazione pochi giorni fa da un folto gruppo di associazioni e organizzazioni, prevede all’art 9 l’uso terapeutico della cannabis e le procedure per rendere la sostanza concretamente disponibile al malati. Impossibile in breve spazio elencare le condizioni e I passaggi necessari perché i derivati della cannabis arrivino alle farmacie (vedi www.fuoriluogo.it): cioè la presentazione da parte delle ditte delle richieste e del relativi dossier medico-scientifici; Il loro esame a fini dl registrazione, poi di assegnazione alla fascia A (quella a carico del Servizi sanitari regionali). Sono tutte condizioni il cui rapido superamento dipende dal rapporti dl forza: tra politici favorevoli, associazioni del cittadini, almeno parte delle società mediche e scientifiche, da un lato; dall’altro I soliti noti che a non mancheranno dl remare contro.