Interventi e repliche – Cura del Parkinson: problemi da risolvere

di G.Pezzoli

Da quando si è sviluppata la ricerca sulle cellule staminali non vi è stato mese in cui non siano usciti lavori che affermano di poter contribuire alla cura del Parkinson, dell`Alzheimer, del diabete ecc. Forse per il diabete le cose potrebbero essere più semplici ma, per il Parkinson e l`Alzheìmer ci sono ancora molti problemi da risolvere. Quando i ricercatori affermano di aver curato la malattia nel topo, utilizzano una semplificazione che ci può trarre in inganno: solo l’uomo si ammala di Parkinson e i modelli, nell’animale da esperimento, sono «avvelenamenti» o lesioni meccaniche delle cellule dopaminergiche cerebrali prodotte per simulare la malattia. Il Parkinson umano è quindi tutt`altra cosa e ha purtroppo un carattere, evolutivo che non si osserva in laboratorio.

Ma, anche se avessimo a disposizione oggi cellule staminali nervose umane dello stesso paziente, avremmo difficoltà a pensare come utilizzarle. Gli studi che si sono conclusi nell`anno 2000 hanno portato a dire che l’impianto di tessuto cerebrale fetale umano (in cui comunque sono presenti cellule staminali) può essere fatto in un’area limitata del cervello, questo, per ora, esclude malattie come l’Alzheimer dove le vie coinvolte sono parecchie. L`intervento avviene introducendo un ago atraumatico (ma non proprio) nell`encefalo e liberando le cellule durante la sua estrazione. I vantaggi si sono osservati solo nei pazienti parkinsoniani più giovani e prevalentemente nella parte alta del corpo.

Talvolta l`effetto era eccessivo producendo movimenti involontari indesiderati e difficilmente controllabili. Quasi quotidianamente assistiamo al processo di miglioramento di tecniche biologiche sulle cellule staminali: tuttavia non tutto ciò che viene scoperto è applicabile in tempi brevi ad una patologia umana. La farmacologia farà probabilmente la parte del leone ancora per molti anni ancora. Gianni Pezzoli Direttore Centro Parkinson ICP, Milano Presidente Associazione Italiana Parkinsoniani e Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson