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Twittano, comunicano con i pazienti attraverso ebook e scrivono nei blog. In Italia, dove ci sono 22 milioni di utenti Facebook, 3 milioni di utenti Twitter e dove si assiste a una rapida crescita di altri social network, come la community Foursquare, anche i medici trovano un nuovo canale di comunicazione con i pazienti. Da una ricerca condotta da IMR ricerche, osservatorio sui fenomeni comunicativi e le dinamiche sociali di In Media Res Comunicazione, è infatti emerso che sempre più specialisti sono attivi in rete e sui social network, sovvertendo l’idea che la rete sia uno strumento poco amato dai medici e dai clinici. Dalla ricerca sembra inoltre che la presenza del proprio medico in rete ne agevoli il rapporto, aumentando il livello di fiducia e la stima nei confronti dello specialista, che appare più vicino e disponibile. Facebook, per esempio, dà la possibilità di inviare messaggi per chiedere consigli in modo immediato, esporre dubbi e, addirittura, fissare appuntamenti, mentre twitter permette di restare costantemente informati su ciò che fa il medico e sulle notizie del suo campo di intervento. I blog personali, infine, consentono una commistione dei contenuti condivisi sui diversi social. Tra i medici maggiormente attivi in rete, e che gestiscono personalmente i rispettivi account, Paolo Mezzana, specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva, Marco Rossi, sessuologo, e Bruno Moretti, specialista in ginecologia. «I pazienti che mi seguono anche in rete si sentono più a loro agio durante le visite. Il medico diventa quasi un amico, un confidente», ha spiegato Mezzana.
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L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.