Il Congresso dell’Associazione Luca Coscioni

Mirko Pagliai

Si è concluso sabato 17 il settimo congresso dell’associazione Luca Coscioni, famosa per l’impegno in favore delle libertà di cura, di ricerca scientifica e di scelta individuale. Come spiegato dall’ex deputato europeo Marco Cappato, rieletto durante il congresso come segretario dell’associazione, il congresso (durato un mese e cominciato il 17 settembre) si è completamente svolto su internet “per facilitare innanzitutto la partecipazione a distanza” e per utilizzare le “tecnologie digitali al servizio della lotta politica”.

A raccontarci dell’associazione e dei suoi studenti è stata l’amica Annalisa Chirico, giovane segretaria degli Studenti Luca Coscioni e ideatrice e promotrice dell’omonima scuola estiva (cui ha partecipato la nostra Rosalba Di Giuseppe, come ha raccontato in La luce negli occhi), brevemente intervistata.

Quando e per merito di chi è nata l’associazione? Qual è il nesso tra il professor Coscioni e gli obiettivi che si pone l’omonima associazione?

“L’Associazione Luca Coscioni è nata, non a caso, il 20 settembre del 2002. Il nome è quello di Luca Coscioni, professore di economia e dirigente radicale. Luca era malato di sclerosi laterale amiotrofica, la malattia che lo ha portato via nel 2006; i suoi appelli a favore della libertà della ricerca scientifica e dell’autodeterminazione, appoggiati da cento premi Nobel, hanno segnato la strada che noi oggi continuiamo a percorrere con determinazione. Con la forza di chi sa che il diritto di ciascuno a scegliere per sé è il pilastro di una società libera”.

Iniziative, campagne, appuntamenti, siete sempre in movimento. Gli ultimi impegni dell’associazione?

“Tra le campagne dell’Associazione c’è l’organizzazione del congresso mondiale per la libertà di ricerca (che ha conosciuto già due edizioni, una a Roma e una a Bruxelles) che mira a creare uno spazio per il dibattito transnazionale sullo stato della ricerca scientifica nel mondo; la campagna per la libertà di cura e la diffusione delle terapie anti-dolore, fortemente carenti in Italia; per una riforma laica e liberale dell’Università e della ricerca, che premi il merito e non le rendite di posizione delle corporazioni parastatali; per il diritto alla vita indipendente dei disabili; per la libertà di scelta sul fine vita attraverso una accanita battaglia in Parlamento, unita a un’iniziativa dal basso volta all’istituzione comunale dei registri dei testamenti biologici; la battaglia antiproibizionista sulle droghe contro l’ipocrisia dello Stato paternalista e alacre pedagogo; la campagna per l’autodeterminazione sessuale, che comprende, oltre alla battaglia storica sull’interruzione volontaria di gravidanza, anche la campagna per la nuova liberazione sessuale, che come Studenti Coscioni portiamo avanti con forza”.

Per quanto riguarda sesso e sessualità, invece?

“Il nostro obiettivo, come Studenti Coscioni, è diffondere l’accesso alla contraccezione ordinaria e di emergenza, unitamente a programmi di informazione sessuale, affinché ognuno possa vivere il sesso senza alcun senso del peccato, ma con una coscienza responsabile e libera. È per questo che continuiamo a raccogliere per strada e nelle università le firme per abolire l’obbligo della ricetta medica per la pillola del giorno dopo, contraccettivo che all’estero si può acquistare facilmente in farmacia, mentre in Italia un ulteriore passaggio burocratico ne complica e ritarda spesso l’assunzione a causa dell’imposizione di coscienza di medici irresponsabili, che nell’illegalità si rifiutano di prescriverla nelle strutture pubbliche”.

L’iniziativa congressuale si è rivelata vincente, almeno a contare i numerosi interventi inviati da ogni parte del paese da militanti dell’associazione, amici e simpatizzanti e famose personalità del mondo politico; tant’è che Ignazio Marino, candidato alla segreteria del Partito Democratico, nel suo saluto al congresso ha auspicato la stessa procedura (svolgimento online) per i futuri congressi del partito.
Gli associati hanno potuto esercitare il proprio diritto di voto sempre online, andando a eleggere gli organi dell’associazione e esprimendo la propria opinione (avvalendosi della possibilità di commentare, oltre che al voto) sulle mozioni del congresso: dalla mozione generale circa la libertà di ricerca sulle cellule staminali embrionali, sull’abolizione delle legge 40, sulla legalizzazione dell’eutanasia e sul testamento biologico, fino alle sei mozioni particolari sulla campagna d’iscrizione degli studenti, (ancora) sulla legge 40, sugli ogm, sull’aborto, sulla disabilità e sulla libertà di cura.