IL BUNDESTAG PER UN DIVIETO DELLA CLONAZIONE

<i>Nel Bundestag si sta formando una maggioranza transpartitica per un divieto alla clonazione onnicomprensiva. Già a febbraio le frazioni della SPD, dei Verdi e dell'Union vogliono lanciare una iniziativa per un divieto internazionale sulla clonazione</i>

<b>20 Gennaio 2003</b> – Berlino – Con un largo assenso nel Bundestag gli iniziatori si aspettano un effetto segnaletico su scala internazionale. Annunciano che al più presto la Germania vorrà poi con il partner Francese trattare su piano ONU di un divieto internazionale sulla clonazione. Già nella prossima settimana si dovrebbe parlarne con il collega francese in occasione delle celebrazioni del Trattato Elisée. I presidenti incaricati Gudrun Schaich-Walch (SPD), Reinhard Loske (Verdi) e Maria Böhmer (CDU) sottolinearono che qualsiasi tipo di clonazione con embrioni umani, indipendentemente dalla tecnica usata, non è conciliabile con la dignità umana.

I partiti sarebbero d'accordo sull'esigenza che ci debba essere un divieto assoluto della clonazione che escluda sia la clonazione riproduttiva sia quella cosiddetta terapeutica. "Non potremo convincere tutti gli Stati ma diamo un segnale visibile" ha detto Schaich-Walch. In particolare il ruolo degli USA non sarebbe molto chiaro, chiedendo su base internazionale un divieto, mentre su quella nazionale tenderebbero piuttosto in altra direzione.

La Ministra per la Ricerca Edelgard Bulmahn (SPD) salutò le concordanze sovrapartitiche. "Si è riusciti a raggiungere un largo consenso parlamentare in questa questione scabrosa". Anche lei si espresse per un efficace, possibilmente onnicomprensivo divieto sulla clonazione e portato avanti da tutti gli Stati. A maggio la Ministra organizzerà a Berlino una conferenza internazionale sul tema.

I partiti nelle prossime riunioni se ne dovranno già occupare. La FDP (partito liberale, nota d. trad.) non si allinea alla proposta. Si diceva che la clonazione terapeutica allo scopo di cura dovesse essere considerato in modo differenziato. Un divieto categorico su base mondiale sarebbe impossibile. Nelle settimane passate la presunta nascita di due bebè clonati nella setta raeliana avrebbe suscitato scalpore e provocato il grido per un divieto totale.

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In tedesco:

BUNDESTAGS-INITIATIVE

<i>Schulterschluss für ein Klonverbot Im Bundestag formiert sich eine raktionsübergreifende Mehrheit fürein umfassendes Klonverbot. Bereits im Februar wollen die Fraktionen von SPD, Grünen und Union eine Initiative für ein internationales Klon-Verbot auf den Weg bringen</i>

Berlin – Durch eine breite Zustimmung im Bundestag erhoffen sich die Initiatoren eine internationale Signalwirkung. Möglichst bald wolle Deutschland dann wieder mit Partner Frankreich auf Uno-Ebene über ein internationales Klon-Verbot verhandeln, kündigten sie an. Schon in der nächsten Woche soll bei den Feierlichkeiten zum Elysée-Vertrag mit den französischen Kollegen gesprochen werden. Die stellvertretenden Fraktionsvorsitzenden Gudrun Schaich-Walch (SPD), Reinhard Loske (Grüne) und Maria Böhmer (CDU) betonten, dass jedes Klonen mit enschlichen Embryonen unabhängig von der dazu genutzten Technik unvereinbar mit der Menschenwürde sei.

Die Fraktionen seien sich einig, dass es ein einstufiges Verbot des Klonens geben müsse, das sowohl das reproduktive als auch das so genannte therapeutische Klonen ausschließt. "Wir werden nicht alleStaaten gewinnen können, aber wir setzen ein deutliches Signal", sagte Schaich-Walch. Vor allem die Rolle der USA sei nicht klar, die international zwar ebenfalls ein Verbot forderten, national aber eher in die andere Richtung tendieren würden.

Bundesforschungsministerin Edelgard Bulmahn(SPD) begrüßte die überparteiliche Einigung. "Es ist gelungen, in dieser sensiblen Frage einen breiten parlamentarischen Konsens zu erreichen." Auch sie sprach sich für ein wirksames, möglichst umfassendes und von allen Staaten getragenes Klonverbot aus. Im Mai veranstaltet die Ministerin dazu in Berlin eine internationale Konferenz.

Bereits in der nächsten Sitzungswoche sollen sich nun die Fraktionen mit dem Entwurf beschäftigen. Die FDP will sich dem Antrag nicht anschließen. Das therapeutische Klonen zu Heilungszwecken müsse differenziert betrachtet werden, hieß es.

Ein weltweites kategorisches Verbot sei nicht durchsetzbar. In den vergangenen Wochen hatte die angebliche Geburt zweier Klonbabys in der Realianer-Sekte Aufsehen erregt und den Ruf nach umfassenden Verboten laut werden lassen.