Gravidanza e rischi genetici: ecco a cosa servono i nuovi esami diagnostici

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Nuovi esami diagnostici aiutano le coppie a ridurre l’ansia dell’attesa. Perché oggi si può valutare la possibilità di trasmettere malattie ereditarie e scegliere eventualmente la fecondazione assistita per unire i “gameti giusti”. Sul tema IO DONNA ha intervistato il Segretario di ALC, Avv. Filomena Gallo.

Nove mesi in cui ci si sente invincibili, fortissime. Aspettare un bimbo è un momento magico per qualsiasi donna, ma prima o poi tutte fanno i conti con quell’ansia sottile che all’improvviso si pianta in testa: e se non è sano?

Ogni coppia vorrebbe la certezza che tutto filerà liscio: oggi grazie ai progressi della medicina sembra possibile mettere a tacere almeno un po’ di brutti pensieri, soprattutto se al benessere del figlio si comincia a pensare ancor prima di concepirlo

Che cosa dice la legge

Che cosa prevede oggi la legge per chi ricorre alle indagini diagnostiche preimpianto?

Lo abbiamo chiesto a Filomena Gallo, avvocato cassazionista, segretario dell’Associazione Luca Coscioni, da molti anni impegnata nelle battaglie per il diritto alla salute e nella revisione della normativa che regola la procreazione assistita.

«La legge 40 prevede che tutte le coppie che accedono alla fecondazione in vitro (omologa ed eterologa) possano conoscere lo stato di salute dell’embrione. Dal 2015 la possibilità è estesa anche alle coppie fertili portatrici o affette da patologie genetiche».

Queste opportunità diagnostiche sono a carico del servizio sanitario? 

«Sono a carico del servizio sanitario le indagini che evidenziano se uno o entrambi i componenti della coppia sono portatori di patologie genetiche, ma non quelle che consentono di non trasmettere all’embrione la malattia stessa. Per questo l’Associazione Luca Coscioni e altre associazioni di coppie che accedono alla procreazione assistita hanno fatto un appello al ministero della Salute perché la diagnosi preimpianto venga inserita nei livelli essenziali di assistenza. Il limite economico non deve essere un ostacolo ad avere una famiglia».

Quanto costa a una coppia fare privatamente una diagnosi preimpianto? 

«Nel privato da 4 a 9 mila euro. Nel pubblico il ticket non supera i duemila euro».

L’Italia è al passo con l’Europa per quanto riguarda le diagnosi preimpianto?

«Sì, c’è alta tecnologia e competenza con centri privati che eseguono test su campioni che arrivano anche dall’estero».

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