Finestra fertile e pillola day after le false credenze

La Repubblica Salute
Antonio Di Lugano

Il concepimento non avviene solo tra il 10° e il 17° giorno del ciclo mestruale. La  “finestra fertile” è molto più ampia, tanto che il 70% delle donne si trova in questa fase prima del 10° e dopo il 17° giorno. La probabilità di concepimento è più elevata nei giorni vicini all’ovulazione, ma è molto difficile identificarli. Nessun calcolo vale davvero e può capitare che stress, viaggi e altri fattori modifichino un ciclo regolare. «Su circa 210 milioni di gravidanze che ogni anno si verificano nel mondo, il 38% non è pianificato e il 22% finisce in un’interruzione volontaria (IVG)», sottolinea Rossella Nappi, docente di Ginecologia e ostetricia lrccs San Matteo di Pavia, in occasione del 15th World Congress on Human Reproduction, appena terminato a Venezia. Inoltre l’ovulo può esser fecondato per circa 12-24 ore dal suo rilascio, ma gli spermatozoi sopravvivono fino a 5 giorni nel tratto genitale femminile, pertanto anche se il rapporto si è avuto con qualche giorno di distanza dall’ovulazione, la gravidanza è possibile. La probabilità di concepimento per rapporto, comunque, è di circa il 3-5%, quindi non esistono momenti del tutto privi di rischio di una gravidanza indesiderata, questione ancora rilevante nel nostro Paese, dove il 33% delle gravidanze non sono volute e la metà di esse finisce in un aborto. Sulla contraccezione di emergenza c’è ancora molta confusione (indagine dell’istituto BVA Healthcare per HRA Pharma su oltre 7mila donne in cinque paesi europei, Italia compresa). Quasi il 30% delle donne ha un rapporto non protetto a rischio di gravidanza ma solo il 20% delle donne si è avvicinato alla contraccezione di emergenza, circa il 45% pensa che essa abbia un effetto abortivo, il 34% ne ignora il meccanismo d’azione, il 15% crede che possa anche causare infertilità e il 16% che sia stata concepita per le adolescenti al primo rapporto sessuale. «Queste idee appartengono al passato. Sono le pillole “del prima possibile” dopo un rapporto a rischio, visto che l’efficacia è maggiore se si prendono subito — prosegue Nappi — Ora c’è l’Ulipristal acetato con efficacia fino a 120 ore, prescrizione obbligatoria, che ritarda l’ovulazione anche se la fase di innalzamento di LH è già cominciata. Non è un aiuto per donne irresponsabili, ma un completamento proprio per quante già usano la contraccezione consapevole, ormonale o di barriera, che in quel particolare momento ha fallito».