Fecondazione, parlamentari cattolici all’attacco

«L’astensione equivale a dire due volte No» «L’astensione significa due volte No: non votare lascia aperto un confronto di merito che sarà favorito dalla valutazione oggettiva degli effetti delle nuove norme. Una valutazione che compete al Parlamento che non deve sottrarsi alla sua responsabilità». I cattolici tornano all’attacco con un appello bipartisan pubblicato ieri dal quotidiano cattolico «Avvenire» in favore dell’astensione al referendum sulla fecondazione assistita, che è stato proposto dal deputato della Margherita Enzo Carra e condiviso dal collega di partito Renzo Lusetti, da Sandro De Franciscis dell’Udeur. L’appello è stato firmato inoltre da parlamentari del centro destra fra i quali Luca Volontè e Annamaria Leone (Udc), Angelino Alfano, Maurizio Lupi, Antonio Palmieri, Patrizia Paoletti Tangheroni (Fi), Francesca Martini, Federico Bricolo (1 ega Nord), Alfredo Manto\ ano, (,cnnaro Malgieri, Riccardo Pedrizzi (An). Con la pubblicazione dell’appello i sottoscrittori danno vita, inoltre, ad un Comitato per l’astensione al referendum al quale, si legge in una nota, sono invitati esponenti politici e «chiunque voglia aderire ad una iniziativa che rifiuta posizioni astratte e ideologiche, slogan terroristici e senza fondamento perchè l’approvazione dei 4 quesiti referendari riporterebbe al Far West che ha preceduto l’approvazione della legge».Intanto ieri Pannella è tornato a chiedere una data certa per il referendum. «Ancora domani vedremo Berlusconi – dice e tra le altre cose, ci deve dire la data per il referendum, oltre al fatto se c’è già qualche intervento correttivo della situazione di illegalità che gia denunciammo nel 2000». Il premier, sottolinea Pannella, da quando (ha aperto il dialogo con noi, riceve attacchi dai suoi alleati. fu apparso chiaro che loro davano schiaffi a noi per diminuire la figura del padrone, protetto anche dall’ordine che ci veniva da Romano Prodi e da Piero Fassino di1100 non parlare con loro «La colpa di Berlusconi da Otto giorni aggiunge il leader dei radicali- è quella di non essere stato d’accordo con il fronte del No. Oggi noi continuiamo a dialogare con il premier e con Pisanu, anche se si espongono a qualche inconveniente. E Berlusconi fa questo sapendo che non c’è alcuna garanzia che noi sceglieremo la Cdl. Mi chiedo -aggiunge Pannella- fino a quando resisterà il premier