Fecondazione, centri a norma

Il Sole 24 Ore
Flavia Landolfi

Primari e procreazione assistita, ma anche Comitati etici. II governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha in questi giorni emanato una serie di provvedimenti per l’organizzazione dei servizi sul territorio regionale. E il caso della Pma che ottiene finalmente la prima disciplina per il rilascio del titolo autorizzativo all’esercizio: finora regnava il caos più assoluto con una deregolamentazione selvaggia dei centri pubblici e privati. Ma ce n’è anche per ospedali e Asl con una rimappatura dei primari e dei dirigenti. Quest’ultimo provvedimento è approdato sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio del 4 giugno. E in fase di approvazione invece la delibera sui Comitati etici che riorganizza la rete secondo la legge Balduzzi. Ma andiamo per ordine. Procreazione medicalmente assistita. Con il decreto del 7 maggio 2013, (Bur n. 45 del 4 giugno scorso) arrivano le prime, importanti, regole sulle autorizzazioni all’esercizio dell’attività per i centri già presenti nell’elenco dell’Istituto superiore di Sanità. Le domande per la presentazione delle richieste dovranno essere presentate entro il prossimo 31 luglio secondo le modalità riportate nella delibera: il sistema di presentazione (su piattaforma Saas) è totalmente informatizzato. Le istanze saranno valutate dal Centro nazionale trapianti insieme alle Asl competenti per territorio. In ogni caso l’intero iter autorizzativo dovrà concludersi entro il 30 giugno 2004: alle strutture idonee sarà rilasciato un attestato della Regione che dovrà essere affisso all’interno del centro in un luogo visibile al pubblico. «La mancanza di un quadro di riferimento certo e definito ha generato nel Lazio una giungla di tariffe e gravi deficit organizzativi, strutturali e tecnologici – spiega la Pisana -. Il decreto porta nel settore trasparenza e certezze per i cittadini ed elenca in modo chiaro la dotazione strutturale, tecnologica, così come la tempistica e le modalità che ogni centro deve utilizzare per presentare le domande finalizzate alla conferma o al rilascio ex novo di autorizzazione».

Primari e dirigenti. La “dieta dimagrante” – pubblicata sul Bur del 4 giugno, decreto 28 maggio 2013, n. U00206 coinvolgerà un po’ tutto l’universo sanitario laziale. A partire dai primari e dai dirigenti. Le unità complesse ospedaliere passeranno dalle 1.123 esistenti a 722 con un calo del 35,71%, quelle semplici da 1.771 esistenti a 946 (-46,58%), le unità complesse non ospedaliere dalle 651 esistenti a 431 (-33,80%) e quelle semplici non ospedaliere da 1.350 a 565 con un decremento del 58,15%. II tutto nell’ottica dei Piani di rientro e degli accordi presi per il contenimento e il riassetto delle strutture sanitarie. La riorganizzazione si rifletterà anche sui distretti con un contenimento delle strutture che passeranno da 55 a 48. Uno dei criteri adottati dal Comitato Lea – al quale fanno riferimento le Linee guida adottate da Zingaretti – è la ridefinizione dei posti letto: 1 ogni 17,5 posti letto pubblici per le strutture complesse ospedaliere, 1 ogni 13.515 residenti per quelle non ospedaliere e 1,31 ogni struttura complessa per quelle semplici. II numero dei distretti passa dagli attuali 55 a 48. «Ciascun distretto – si legge nel provvedimento – deve comprendere, di norma, una popolazione non inferiore a 40.000 abitanti e nelle aree urbane non inferiore a 80.000. Per quanto riguarda Roma, secondo lo Statuto di Roma Capitale, gli attuali distretti saranno adeguati al nuovo numero di municipi portandoli da 19 a 15. Inoltre – informa una nota della Pisana – i direttori generali potranno stipulare nuovi accordi per razionalizzare le risorse centralizzando le funzioni amministrative con l’istituzione di Dipartimenti interaziendali. In questo modo – prosegue la Regione Lazio – si producono nuove sinergie per ridurre sprechi e doppioni soprattutto nei settori come patrimonio, acquisizione di beni e servizi, contabilità, controllo di gestione, personale, affari generali e legali, servizi tecnici e informativi. Questo tipo di strutture può essere istituito all’interno di gruppi di aziende che hanno omogeneità funzionale e adeguata localizzazione geografica.

«Un provvedimento – ha sottolineato il presidente, Nicola Zingaretti – che vogliamo portare avanti con attenzione ai bisogni di salute dei cittadini, valorizzazione delle professionalità, efficienza organizzativa, operativa ed economica. La Regione accompagnerà e sosterrà il processo – ha spiegato – istituendo gruppi di lavoro, con la partecipazione di rappresentanti delle aziende e delle professioni. Sono già in corso di costituzione i gruppi di lavoro per i distretti, le case della salute, i Dipartimenti di salute mentale e tossicodipendenze e quelli interaziendali delle funzioni amministrative, tecniche e informatiche». E sempre sul fronte delle Asl la Regione ha stanziato 33,6 milioni di euro per i lavori di straordinaria manutenzione nelle aziende sanitarie di Roma e del Lazio. A ciascuna struttura saranno assegnati 1,6 milioni. Comitati etici. È atteso a giorni il varo da parte della Giunta della delibera con il riordino dei Comitati etici. Attualmente, infatti, la rete è spezzettata in 34 strutture, una per ogni Asl, grandi Ospedali pubblici e privati, Fondazioni, Irccs, Policlinici universitari. «Una giungla – spiega la Regione – dove spesso vigevano sistemi di valutazione e regole di funzionamento anche molto diverse e dove venivano applicate tariffe differenti a carico delle aziende produttrici». La proposta di delibera che approderà a breve in Giunta ne lascerà attivi solo 6 più uno specifico per tutti gli Irccs. La riorganizzazione prevede 4 singoli Comitati etici rispettivamente al Gemelli, all’Umberto I, Tor Vergata e al Campus Biomedico. II Comitato 5 (Lazio 1) avrà sede al S. Camillo e raggrupperà quelli delle Asl A, E, F, G Rieti, Viterbo, S. Camillo Forlanini, San Filippo Neri, Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina e Villa S. Pietro. Nel Comitato etico 6 (Lazio 2) con sede nella Asl RmC, confluiranno le strutture della Asl B, C, D, H, Frosinone, Latina, Ospedale San Giovanni, Israelitico, Regina Apostolorum di Albano, e il comitato etico dell’Associazione Cavalieri di Malta. Nel settimo ci saranno Ifo, Fondazione G.B. Bietti, Spallanzani, Bambin Gesù, S. Raffaele – la Pisana, Idi.